Ferrovie, i sindacati: "Rottura con Moretti, pronti allo sciopero"

ROMA, 21 SET – E' rottura nelle relazioni industriali tra i sindacati di categoria e Ferrovie dello Stato. Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti minacciano lo sciopero nazionale e ''azioni eclatanti di protesta''.

''Oggi si è consumata una rottura profonda con Moretti'', ha detto il segretario generale della Fit Cisl, Giovanni Luciano, al termine dell'incontro con l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato. ''Il sistema delle relazioni industriali è insostenibile'', lo incalza il segretario generale della Uiltrasporti, Luigi Simeone.

I sindacati nel giro di un paio di giorni si mobiliteranno contro una serie di questioni, ma la miccia è stato l'incontro di questa mattina: per i sindacalisti Moretti si trincera dietro ''un muro di gomma'' ed ''atteggiamenti intollerabili''.

Sul tavolo prevalgono tre questioni spinose: i tagli a Trenitalia, il contratto e diversi temi di carattere aziendale.

Per quanto riguarda il contratto, ''non ci sono passi in avanti significativi e siamo in attesa che il ministero dei Trasporti riapra il tavolo'', dicono Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.

A surriscaldare gli animi dei sindacalisti dunque sono le questioni prettamente aziendali, a partire dalla gara per l'affidamento dei servizi accompagnamento notte, che ''tra tagli e riorganizzazione, potrebbe portare a 400 esuberi, pari al 50% degli occupati totali del servizio'', ha detto Rocchi.

Per il segretario della Fit Cisl Luciano, è ''inaccetabile che una questione che riguarda 400-500 persone venga liquidata da Moretti con un 'non è un problema mio' e che senza alcun preavviso e senza l'apertura di nessun tavolo vengano spostate persone da un'azienda all'altra cambiando loro il contratto di lavoro''.

I sindacalisti inoltre reputano ''indecente la cessione di un ramo di azienda Fs per parte dell'attività che Rfi effettua sullo Stretto di Messina, con il passaggio da Rete ferroviaria italiana a Blue Ferris''.

La partita coinvolge ''90 marittimi impiegati presso la Direzione navigazione di Messina''. Osservando i bilanci del gruppo, Simeone fa notare che ''dal 2006 ad oggi il numero di addetti è calato di 23 mila unità, il costo del lavoro è diminuito dell'8,5%, la produttività è migliorata del 14,5% e il rapporto costi-ricavi del 24%. A questo punto i dipendenti vantano solo crediti nei confronti dell'azienda''.

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