Ferrovie, 5 incidenti in 6 mesi. Pioltello, Roma Termini...si rischia un'altra tragedia? Ferrovie, 5 incidenti in 6 mesi. Pioltello, Roma Termini...si rischia un'altra tragedia?

Ferrovie, 5 incidenti in 6 mesi. Pioltello, Roma Termini…si rischia un’altra tragedia?

Ferrovie, 5 incidenti in 6 mesi. Pioltello, Roma Termini...si rischia un'altra tragedia?
Ferrovie, 5 incidenti in 6 mesi. Pioltello, Roma Termini…si rischia un’altra tragedia?

ROMA – Cinque incidenti in 6 mesi tra sviamenti dai binari e deragliamenti in Italia. L’ultimo, senza conseguenze, quello del 31 gennaio nella stazione di Roma Termini. L’altro, il 25 gennaio, quello della tragedia di Pioltello, dove tre persone sono morte. Numeri che preoccupano sia le associazioni dei consumatori, come Assoutenti, che i sindacati come l’Orsa e che portano a chiedersi se le reti ferroviarie italiane siano sicure o se ci siano rischi di nuovi Pioltello, incidenti tragici che si vorrebbe evitare.

Lauro Bogliolo e Umberto Mancini sul Messaggero hanno raccolto l’appello di Assoutenti, che raggruppa i comitati dei pendolari, e chiede un piano straordinario di controlli da parte di Ferrovie dello Stato e Rfi affinché non si verificano nuovi incidenti. Infatti anche se l’Italia è tra i Paesi in Europa con il numero minore di casi, gli interrogativi sulla manutenzione e sui controlli dopo gli ultimi due episodi sono d’obbligo. In sei mesi, infatti, ci sono stati 5 tra deragliamenti e sviamenti dei treni dai binari:

“il 23 luglio 2017 proprio a Pioltello, il 9 novembre uno svio sul Frecciargento a Firenze, il 6 dicembre un deragliamento sulla Cosenza-Paola, il 9 gennaio sul treno merci nella tratta Pescara-Foggia e quello del 25 gennaio sul treno dei pendolari sempre a Pioltello, infine quello di Termini. E se l’Assoutenti mette sul banco degli imputati le troppe esternalizzazioni, ipotizzando che proprio sulla tratta Cremona-Milano siano stati dati in appalto i lavori, il sindacato Orsa si chiede se non si debba intervenire sui meccanismi di sorveglianza che – è sotto gli occhi di tutti – non hanno funzionato a dovere. «Rfi, che gestisce la rete nazionale – dice Andrea Pelle segretario generale dell’Orsa – accompagna sempre le ditte che fanno gli interventi sui binari, mentre Trenitalia, che gestisce carrozze e locomotori, si limita spesso a certificare i lavori fatti dalle aziende esterne».

A dover accertare le responsabilità della tragedia di Pioltello sarà la magistratura, ribadiscono i giornalisti del Messaggero, ma resta il problema della manutenzione e del controllo delle linee, controllo che spesso viene affidato a ditte esterne:

“«E’ ormai prassi generalizzata, proprio per ridurre i costi, appaltare la manutenzione all’esterno, e questo può creare problemi se non si effettuano poi verifiche sui lavori o se, caso ancora più grave, i segnali di pericolo vengono sottovalutati», dice Furio Truzzi, presidente di Assoutenti. «Di certo – conclude Truzzi – sarebbe opportuno che Rfi non avesse più il controllo sui lavori appaltati, ma che fosse l’Ansf, l’agenzia sulla sicurezza ferroviaria, autorità terza ed esterna, a verificare gli interventi fatti»”.

L’incidente di Roma Termini del 31 gennaio ha coinvolto d’altronde un treno senza passeggeri e diretto al deposito, ma cosa sarebbe successo se vi fossero state persone a bordo? E se invece di uno sviamento, forse per una manovra errata, dato che le cause sono ancora da individuare, ci fosse stato un deragliamento come a Pioltello? Interrogativi a cui è necessario rispondere per la sicurezza degli utenti ed evitare nuovi incidenti.

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