Fiat di Melfi, Di Pietro: “Carabinieri eseguano sentenza di reintegro”

Pubblicato il 24 Marzo 2012 - 16:19 OLTRE 6 MESI FA

POTENZA – Per eseguire la sentenza di reintegro degli operai della Fiat di Melfi dovrebbero intervenire i Carabinieri. E’ quanto chiede il leader Idv Antonio Di Pietro. ”La Fiat – aggiunge – sta clamorosamente violando le norme con l’arroganza di chi si ritiene al di sopra della legge”.

”Non si comprende cosa si stia aspettando per chiedere ai carabinieri di far eseguire le sentenze della magistratura – aggiunge Di Pietro – scortando in fabbrica i tre lavoratori e costringendo la Fiat a rispettare, come tutti, la legge italiana”. Il leader dell’Idv critica dunque ”i soloni di turno che, proprio ieri, si sgolavano ripetendo che chi difende l’articolo 18 lo fa solo per ideologia”.

Secondo Di Pietro, le motivazioni della sentenza sul reintegro dei tre operai sono ”molto chiare e certo non la mandano a dire. Quei licenziamenti erano ‘nulla piu’ che misure adottate per liberarsi di operai che avevano assunto posizioni di forte antagonismo’, e questo ha determinato un ‘conseguente immediato pregiudizio per l’azione e la liberta’ sindacale’. Per queste buone ragioni, la magistratura ha stabilito che quei tre operai debbano tornare al loro posto di lavoro”.

”Pero’ – prosegue il deputato – la Fiat fa finta di non essersene accorta. Paga i tre lavoratori, ma per stare a casa, senza poter rientrare in fabbrica. Anche se, nel contratto di lavoro, non esiste nessuna voce a cui l’azienda torinese si possa appigliare per pagare qualcuno senza farlo lavorare. Di conseguenza, la Fiat sta clamorosamente violando le norme con l’arroganza di chi si ritiene al di sopra della legge”. ”Non si comprende cosa si stia aspettando per chiedere ai carabinieri di far eseguire le sentenze della magistratura – conclude Di Pietro – scortando in fabbrica i tre lavoratori e costringendo la Fiat a rispettare, come tutti, la legge italiana”.