ROMA – Sono ormai quattro anni che in fabbrica a Melfi non si indossano più le tute blu, sostituite da pallide tute bianco-grigio: lo chiamano “pigiamone” ma non è per nostalgia che le operaie Fiat stanno protestando. Per una questione invece più intima e, quando accade più incresciosa.
Il fatto è che per ognuna di loro, una volta al mese arriva il momento del’imbarazzo, perché con il ciclo mestruale finiscono per macchiarsi: non possono andare a casa a cambiarsi, 10 minuti di pausa non bastano, troppa gente in fila ai bagni, insomma è “umiliante” dicono le delegate Fiom.
Più umiliante ancora la risposta Fiat: “Da gennaio – è scritto nel comunicato datato 2 ottobre – in arrivo una culotte da indossare sotto la tuta, per le donne alle prese con indisposizione mestruale”.
“All’inizio – dice ancora Pina Imbrenda, della Fiom – pensavamo ad uno scherzo. Nessuno poteva immaginare che si potesse arrivare a tanto. L’ipotesi di sopperire a questo problema, consegnandoci un pannolino, sembra aggiungere la beffa all’umiliazione”. (Antonello Cassano, La Repubblica).