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Fiat: Cgil, Cisl e Uil uniti contro il licenziamento dei 19 a Pomigliano

di Elisa D'Alto |2 Novembre 2012 14:42

ROMA – Cgil, Cisl e Uil. Per una volta riuniti dalla comune causa contro la Fiat, decisa a licenziare 19 lavoratori per far posto ai 19 tesserati Fiom di Pomigliano che secondo una sentenza devono essere reintegrati.

“Questi diciannove licenziamenti sono illegittimi e se dovessero arrivare comunque con qualche formula, ci appelleremo all’articolo 18”. A dichiararlo – ai microfoni di Radio Città Futura – il segretario nazionale della Fiom, responsabile del settore auto, Giorgio Airaudo, annunciando anche lo sciopero generale dei metalmeccanici ai primi di dicembre “contro il tentativo di fare un altro contratto nazionale separato”.

Raffaele Bonanni, segretario Cisl: ”Penso che si sia gonfiata seppur su basi concrete la notizia sui 19 licenziamenti per nascondere la notizia importante degli investimenti. E’ un gioco al massacro portato avanti da tempo. Tuttavia la Fiat ha sbagliato a fare autogol continuando il testa a testa con la Fiom dopo un’affermazione cosi’ importante come quella di proseguire con gli investimenti, ingaggiando una competizione forte con Audi e Bmw costruendo auto di lusso”.

Rocco Palombella, segretario generale della Uilm: “Oggi, insieme ai sindacati firmatari di accordi con Fiat e del contatto specifico, chiederemo di incontrare l’azienda per bloccare l’avvio delle procedure per la mobilità di 19 addetti dello stabilimento produttivo di Pomigliano d’Arco. Ci vogliono 45 giorni per l’espletamento delle procedure di mobilità e nei primi 7 giorni è possibile arrestarle. Tenteremo di farlo”.

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