Primo maggio: Termini Imerese cancella “viale Gianni Agnelli”

Pubblicato il 1 Maggio 2012 - 00:00 OLTRE 6 MESI FA

Gli operai di Termini Imerese (Lapresse)

ROMA – L’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese diventa uno dei luoghi simbolo del Primo Maggio. Con gli ex operai del Lingotto che, anticipando una decisione del comune, rimuoveranno la targa che intitola all’Avvocato, Gianni Agnelli, il viale che porta alla fabbrica chiusa a fine dicembre 2011, per sostituirla con ”Viale Primo Maggio Festa dei Lavoratori”.

Anche il leader della Fiom, Maurizio Landini, parteciperà ad un presidio degli operai, dello stabilimento e dell’indotto, preoccupati per i ritardi del progetto di riconversione industriale che, con l’insediamento della Dr Motor nell’ex fabbrica del Lingotto, dovrebbe ridare lavoro a duemila persone. Preoccupano ritardi e incertezze sull’avvio dell’investimento previsto dall’accordo firmato al tavolo al ministero dello Sviluppo, con Fiat ed il governo.

L’ex stabilimento siciliano della Fiat è diventato oggi, sottolinea Landini, il caso simbolo che ”rende evidente la drammaticità della situazione generale”, un ”concentrato dei problemi che abbiamo oggi”. Sintetizza, dice il numero uno delle tute blu Fiom, lo scontro dei sindacati con ”Fiat che invece di investire chiude le fabbriche”, ma anche l’allarme per ”la mancanza di una politica industriale che aiuti investimenti e occupazione”, ed il caso di stretta attualità degli esodati che attendono una risposta dal governo: tra gli ex dipendenti dello stabilimento siciliano sono 650, ”qui – sottolinea Landini – emerge ancora piu’ forte di cosa vuol dire non garantire l’accompagnamento alla pensione”.

Mentre del nuovo progetto industriale di Dr Motor, ”al momento non è partito proprio nulla, c’è un preoccupante ritardo”, dice Landini: la Fiom ha chiesto ”una convocazione ufficiale da parte del governo del tavolo al ministero allo Sviluppo”, perchè ”dovesse saltar tutto non è che semplicemente si chiude”; per il ritorno al lavoro ”di circa duemila persone c’è un impegno che tutti i soggetti che erano a quel tavolo ora devono garantire, a partire da Governo e Fiat”.