Le Fiamme Gialle hanno ricostruito l’intera filiera produttiva, da chi ha fornito la materia prima alla società specializzata che si è occupata della scannerizzazione delle figurine, dall’impresa che ha stampato a quella che si è occupata del confezionamento, dall’azienda che ha curato il trasporto e lo stoccaggio all’uomo incaricato di individuare i potenziali clienti, ossia i distributori.
La maggior parte delle operazioni è avvenuta tra Modena, Bologna e Reggio Emilia. Sono state sequestrate oltre 5,7 milioni di figurine, computer, scanner e stampanti, in sette sono stati denunciati. I prodotti contraffatti erano caratterizzati dal logo “Panini”. Il valore delle figurine contraffatte sequestrato e’ stato quantificato in oltre 2,7 milioni di euro.