Pressioni su Finmeccanica e geishe in tailleur presentate come segretarie

BARI – Le carte dell’inchiesta della Procura di Bari continuano a svelare dettagli e persone coinvolte nelle feste a Palazzo Grazioli: anche Claudio Cecere, il capo della sicurezza di Silvio Berlusconi, è coinvolto e aiuta Gianpaolo Tarantini nel portare le ragazze alle feste del premier. Cecere sa di essere osservato, tanto che a Tarantini disse: “Ho avuto un disastro con il telefono, ho avuto un po’ di guasti e ho dovuto cambiarlo perché come al solito me l’avevano messo sotto controllo, ogni tanto mi succede. Ce ne siamo accorti e allora ho cambiato il numero”.

IL TAILLEUR – Barbara Guerra chiama Tarantini il 17 ottobre perché c’è un “piccolo problemino”: “mi ha chiesto un tailleur e io non ce l’ho dietro e neanche Anna (Ioanna Visan) perché vuole che scortiamo tipo segretaria” . Gianpaolo allora le dice che un pantalone ed una giacca vanno bene. Il tailleur serve perché poteva capitare che Berlusconi coinvolgesse le ragazze in appuntamenti pubblici. Capita anche che aerei e mezzi pubblici siano messi a completa disposizione di queste persone. illimitatoe

LE GEISHE – Gli investigatori hanno annotato le conversazioni tra Tarantini e la parlamentare Pdl Elvira Savino del 17 ottobre 2008: “Parlano di lui (Berlusconi) che è indistruttibile. Gianpaolo racconta a Elvira che andrà con lui a Pechino, allora Elvira dice: “E quindi te ne vai cinque giorni a Pechino con le geishe praticamente, cambiate genere…”.

FERRO CALDO – Per Tarantini il premier è un “ferro da battere quando è caldo”, come diceva il 29 settembre 2008 con Salvatore Castellaneta, spiegando anche come fosse necessario raccogliere velocemente informazioni sul gruppo imprenditoriale di Enrico Intini per sottoporle a Berlusconi.

Proprio di questo parlano nel febbraio 2009 Dino Mastromarco, autista di Tarantini, con la moglie dell’imprenditore: “Lo fece chiamare da Bertolaso personalmente… Intini mi ricordo che gli disse a Gianpaolo, quel giorno che andarono, “io non sono mai stato ricevuto da Bertolaso, mi ha sempre rifiutato”… eppure Intini passa per uno dei più grossi imprenditori d’Italia”. Anche Roberto De Sanctis è coinvolto nell’affare e Tarantini nel novembre 2009 racconta anche della sua vacanza a Ponza con Massimo D’Alema ed altri amici.

FINMECCANICA –  Non è esclusa Finmeccanica dal gruppo, tanto che il 3 febbraio 2009 Intini dice a Tarantini che non ha ancora definito il valore degli accordi promessi con Finmeccanica. Come riportano i finanzieri: “A rassicurare Tarantini ci pensava Silvio Berlusconi alcuni giorni dopo, riferendo di aver parlato con Guarguaglini (era il suo secondo intervento sulla presidenza del Gruppo Finmeccanica) che gli aveva garantito che le trattative stavano proseguendo regolarmente: “Niente ho parlato… come ti avevo detto che avrei fatto… lui mi ha detto sì, sì, non ci sono… sta andando avanti tutto, ho parlato personalmente con la persona…. tutto bene, la persona è tranquilla, e perciò andiamo avanti””. Bisognerà aspettare marzo 2009 perché Tarantini parli dell’aspro disappunto di Berlusconi “verso il vertice di Finmeccanica”, che non aveva ancora concesso a Intini le collaborazioni promesse.

A CENA CON BORGOGNI – Anche la cena con Lorenzo Borggni di Finmeccanica finisce negli atti degli investigatori: “Alla cena intervenivano anche Paolo Berlusconi e un suo amico. Per intrattenere i suoi ospiti Tarantini reclutava Barbara Guerra, Fadoua Sebbar e Letizia Filippi, la cui disponibilità a concedere favori sessuali in cambio di utilità era stata ormai testata”. Tarantini dà anche consigli alla Guerra: “È una cosa importante, che mi serve a me, capito? Per lavoro…Amò, però mettiti uma minigonna inguinale… Vestiti proprio a mignotta!”.

Tarantini poi si lamentò anche con Micaela Ottomano, come riportano gli investigatori: “soffermandosi, tra le altre cose, sulla spesa che Gianpaolo aveva dovuto sostenere per reclutare le due ragazze (la Guerra e la Sebbar) che avevano intrattenuto i due dirigenti di Finmeccanica”. Ottomanno: “Certo che sono due puttanone, ma si vede… Ti è costato altri duemila?”. Tarantini: “Nooo”. O: “Che sei generoso, chissà che gli hai dato…”.

INCONTRO CON ROMANI – Gli investigatori scrivono: “Primo passo era avvicinare Micaela Ottomano, segretaria particolare di Paolo Romani, perché questa, dietro la promessa di Tarantini di essere presentata al presidente Berlusconi, prevedesse un appuntamento con il sottosegretario”, e solo dopo averla contattata il 1 aprile del 2009, Tarantini riceverà questo sms: “Ciao Gianpaolo, grazie x l’affettuosità e la gentilezza dimostratami. Ci metterò il mass dell’impegno, e tu se riesci cerca di accontentarmi nelle modalità di cui ho detto xché la festa x il mio caso nn va bene. Ti abbraccio”.

Gestione cookie