Finmeccanica, Cola attacca Guarguaglini: "Autorizzava i soldi ai politici"

ROMA – ''Guarguaglini autorizzava tali operazioni''. Cosi Lorenzo Cola risponde ai magistrati di Roma che gli chiedono di sapere se il presidente di Finmeccanica fosse a conoscenza dei pagamenti da parte di Lorenzo Borgogni ai politici.

''Guarguaglini – si legge nel verbale dell'interrogatorio – autorizzava tali operazioni non caso per caso: Borgogni aveva un'investitura ad effettuare questo tipo di operazioni per conto del gruppo da parte di Guarguaglini. Di esse occasionalmente egli aveva specifica notizia''.

''Per esempio – racconta Cola il 1 settembre – nel caso della barca dell'onorevole Milanese, fui io a porre il problema a Borgogni delle richieste dell'onorevole. Egli mi disse di accedere alle richieste di Milanese e di individuare lo strumento operativo piu' adatto, che io individuai nelle societa' ricondubili a Di Lernia. E la cosa, in questo caso specifico, venne rappresentata a Guarguaglini''.

In un altro interrogatorio, del 22 dicembre 2010, alla domanda se il presidente di Finmeccanica fosse d'accordo con la necessita' di pagare tangenti a Enav, Cola ha risposto: ''ho sempre detto a Guarguaglini che Enav era un ambiente rimasto tale come ai tempi di Prudente'', l'ex direttore di Alenia poi diventata Selex, che a dire di Cola avrebbe dato vita al sistema delle sovrafatturazioni. ''Non ho mai parlato esplicitamente di tangenti con lui''.

Ai pm che gli contestano che ''non e' credibile'', considerati i rapporti intrattenuti con Guarguaglini, Cola replica: ''non avevo mai argomenti specifici di discussioni di tal natura con Guarguaglini, anche perche' il suo interlocutore naturale era Borgogni. Nelle nostre discussioni tale attivita' di sovrafatturazione e di pagamento di tangenti, veniva definita 'fare i compiti'….quando qualcuno incappava in qualche vicenda giudiziaria e a cio' veniva dato rilievo mediatico, noi dicevamo che questi aveva fatto male i compiti. Peraltro, tutte le mie attivita' erano coperte dall'input di Guarguaglini''.

In un precedente interrogatorio, quello del 9 dicembre del 2010, invece, Cola aveva escluso che il presidente di Finmeccanica fosse a conoscenza del sistema delle tangenti, a differenza della moglie Marina Grossi, ad di Selex. ''Che io sappia – aveva dichiarato – Guarguaglini non aveva contezza di questo sistema illecito''.

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