Finmeccanica, Orsi non si dimette: “Solo se lo chiede il governo”

Pubblicato il 15 Ottobre 2012 - 14:40 OLTRE 6 MESI FA
Giuseppe Orsi (LaPresse)

MILANO – Il presidente e ad di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, non si dimette e lo farà solo se lo chiederà il governo: il suo avvocato, Ennio Amodio, annuncio che “rimarrà al suo posto e si difenderà a tutto tondo”. Si difenderà dalle accuse di presunte tangenti sulla vendita di 12 elicotteri al governo indiano quando era amministratore delegato di Agusta Westland.

Il professore Amodio ha spiegato che ”qualora l’esecutivo dovesse ritenere che la presenza dell’ingegner Orsi in qualche modo turbi l’attività di Finmeccanica, l’ingegnere agirà di conseguenza ma, allo stato la sua intenzione è quella di rimanere, di difendersi a tutto tondo perché è in grado di provare di aver agito sempre e unicamente per il bene della società”.

L’avvocato di Orsi fa anche riferimento al presunto coinvolgimento della Lega nord nelle indagini. Vicenda che, dice, è ”rimasta priva completamente di ogni riscontro” e che deriverebbe da ”congetture dell’ex responsabile delle relazioni esterne del gruppo Lorenzo Borgogni”.

L’avvocato Amodio ha spiegato che la ricostruzione offerta da Borgogni riguardante i 10 milioni che, secondo l’accusa sarebbero stati destinati alla Lega, è ”talmente implausibile da apparire una congettura del signor Borgogni rispetto al quale poi prenderemo le nostre iniziative in sede penale e civile per avere dimostrazione che si tratta di una falsa realtà senza alcun riscontro”.