Finti master in università inesistenti: ideatore un prof di Viterbo

ROMA, 2 APR – Aveva inventato finti master presso universita' inesistenti per i quali intascava fino a mille euro per le iscrizioni. Protagonista della truffa un docente dell' Università degli Studi della Tuscia che, approfittando del suo incarico, riusciva a coinvolgere aspiranti alla frequenza di fantomatici corsi di specializzazione post-universitaria. Il raggiro e' stato scoperto dagli uomini del Nucleo Speciale Frodi Telematiche della Guardia di Finanza nell'ambito di un'indagine condotta dal procuratore aggiunto di Roma Alberto Caperna.

I finti Atenei, privi di una sede e di aule, avevano trovato terreno fertile in studenti-lavoratori alla ricerca di titoli da utilizzare nell'ambito di concorsi pubblici e da sfruttare per la propria progressione di carriera. Tra i percorsi didattici inesistenti il Master in diritto di famiglia civile e penale, quello in diritto comunitario del lavoro e processuale o ancora in diritto del lavoro e processuale amministrativo. Le Fiamme gialle hanno sequestrato ampia documentazione e i conti correnti su cui sono confluite le somme versate dagli iscritti.

Chiusi i siti web con cui venivano reclamizzate le infondate attività di studio e le ancor meno veritiere certificazioni di diplomi e lauree. Sottoposti a sequestro i siti www.logosegiustizia.com, una sorta di portale in cui venivano prospettate opportunità di formazione ad alto livello, www.unilusi.it, corrispondente alla sedicente Università Giovanni Paolo II o Università Karol Wojtila e www.unisuis.com (Sophia University of International Studies).

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