Finto duca e vero truffatore, svuotava le tasche dei professionisti romani

Noblesse oblige: e lui, per diverso tempo, si era immedesimato veramente nella parte. Ma non aveva fatto in conti con la polizia che ha smascherato la vera identità dell’uomo di 46 anni, vero truffatore e falso duca. L’uomo, ha accertato la polizia, si era impossessato dell’identità di un Duca e, forte del finto titolo nobiliare e della sua intraprendenza, è riuscito ad estorcere soldi, col savoir faire che si addice alla nobiltà, a professionisti della capitale.

Mercoledì 23 giugno al volante della sua Jaguar Coupé è stato arrestato dagli agenti del commissariato San Basilio poco prima che mettesse in atto la sua ennesima truffa. L’attività investigativa è iniziata lo scorso marzo dopo una serie di denunce sporte da diversi professionisti del mondo giudiziario-legale, truffati per centinaia di migliaia di euro dal presunto Duca.

L’uomo si insinuava negli studi legali fingendosi avvocato esperto di strategie industriali, e fregiandosi di svariati titoli nobiliari riusciva ad agganciare le vittime, avvocati, notai, medici e commercialisti. Prometteva investimenti proficui a lungo termine e, forte delle credenziali, finte quanto i suoi titoli, recitava la solita commedia che incantava gli interlocutori. Cosi’ i professionisti consegnavano ingenti somme di denaro al Duca che, immancabilmente, spariva nel nulla.

Durante le indagini gli investigatori hanno sequestrato un memoriale nel quale il finto duca si presenta con una ulteriore identità, quella di Jan Valerio Drago ex appartenente ai Servizi segreti. L’arresto è avvenuto in viale Dei Colli Portuensi dove il duca aveva un appuntamento con due persone alle quali era in procinto di estorcere 10.000 euro in contanti. Al suo arrivo a bordo di una sfavillante Jaguar Coupé è stato bloccato e arrestato dagli uomini del Commissariato San Basilio che erano li’ ad attenderlo. La potente macchina, risultata intestata al Duca E. V. C. di Canossa, è stata sequestrata.

Nella perquisizione in quello che è risultato essere l’appartamento dove l’uomo si fermava di tanto in tanto, gli agenti hanno sequestrato del denaro e un passaporto falso, numerose carte bancomat e carte di credito ”create ad arte” a nome della falsa identita’ dell’uomo.

Gestione cookie