BOLOGNA, 16 GIU – Aspettando l'attesissima serata di domani con Michele Santoro e i suoi ospiti, ha preso il via a Bologna la festa della Fiom per celebrare i 110 dalla nascita. ''Abbiamo scelto questa citta' perche' e' sempre stata un laboratorio e un punto di riferimento nazionale'', ha spiegato il segretario dei metalmeccanici Maurizio Landini, all'ideale taglio del nastro in piazza XX settembre. Con lui il sindaco Virginio Merola: ''Siamo onorati di ospitare un sindacato che si e' tenacemente opposto a un messaggio, secondo il quale la liberta' e' fare quello che ti pare, senza responsabilita'''.
Inevitabili i riferimenti al nuovo clima nazionale e alle parole di apertura del neopresidente degli industriali bolognesi Alberto Vacchi: ''Marchionne non abita a Bologna, qui ci sono le condizioni per un cambiamento e per costruire prospettive diverse'', ha sottolineato Merola. E anche per Landini e' importante che si arrivi ''ad accordi per pratiche sociali che dimostrino uscite dalla crisi diverse da quelle che vogliono la Fiat e il Governo''. La festa ospitera' sabato anche i tre leader del centrosinistra Bersani, Di Pietro e Vendola, e si chiudera' domenica con la Camusso e un concerto di Luca Barbarossa, Fiorella Mannoia, Paola Turci e Andrea Rivera.