Fiorenza Benetton morta: uccise Giulia Spinello trascinandola per 3km col suv

Fiorenza Benetton morta: uccise Giulia Spinello trascinandola per 3km col suv
Fiorenza Benetton morta: uccise Giulia Spinello trascinandola per 3km col suv

PADOVA – Fiorenza Benetton, la donna di Arsego che uccise Giulia Spinello investendola con il suo Suv, è morta il 2 agosto nell’hospice di via Bonora, dove era ricoverata per una malattia terminale. La Benetton, 63 anni, era stata condannata a 6 anni e 6 mesi di reclusione per l’omicidio di Giulia Spinello, 21 anni appena, travolta il 31 maggio 2013 dal suo suv e trascinata per 3 chilometri e mezzo. La giovane cercò di liberarsi a pugni, mentre la Benetton continuava a guidare, ed è morta dissanguata dopo una disperata lotta per la vita.

Ora, scrive il Mattino di Padova, anche la Benetton si è spenta:

“Il decesso in seguito alla malattia conclude l’esistenza terrena di Fiorenza Benetton a un anno e due mesi dal terribile incidente che la vide protagonista quando, di ritorno a casa dopo essere stata dal parrucchiere, in centro a Santa Giustina, agganciò con il lato destro del suo suv Giulia Spinello, trascinandola viva per 3 chilometri e 343 metri fino alla sua abitazione in via Petrarca 2 ad Arsego. Qui, parcheggiata l’auto e rientrata in casa, venne avvertita dell’incidente incredibile, ma purtroppo vero, dal postino che si era accorto del corpo di Giulia ancora attaccato all’auto e straziato dal percorso. Inutili furono i soccorsi dei sanitari giunti sul posto per tentare di salvare Giulia.

Le scarpe rimaste sul ciglio della strada, le urla disperate e il tragitto compiuto dalla madre di Giulia, Marina Martellozzo, seguendo la scia di sangue, i brandelli di abiti, fino alla scoperta dell’inimmaginabile che invece era divenuto atroce realtà per la povera Giulia, furono particolari che resero ancora più terribile la vicenda che ha avuto, proprio pochi giorni fa, una conclusione dal punto di vista penale con la condanna di Fiorenza Benetton a sei anni e mezzo di arresto, duemila euro di ammenda, revoca della patente e confisca dell’auto”.

La Benetton il giorno dell’omicidio di Giulia non avrebbe dovuto guidare, scrive il Mattino di Padova:

“Fiorenza Benetton, la mattina di quel maledetto ultimo giorno di maggio del 2013, si era messa al volante della sua Grand Cherokee in condizioni non compatibili con la guida, secondo quanto il processo ha confermato con la condanna penale. Forse già oggi, con l’esposizione delle epigrafi, si conoscerà la data dei funerali di Fiorenza Benetton. Lo scorso anno, il giorno della tragedia, dono Francesco Frigo che celebrerà il rito funebre, era stato uno dei pochi ad entrare nella casa della famiglia Toso, in via Petrarca, per portare conforto al marito Gianni e alle figlie: «È una famiglia di fede, già segnata dalla sofferenza, molto riservata ma ben inserita nella nostra comunità parrocchiale che è molto solidale. È una tragedia immensa, che colpisce due famiglie e due paesi», aveva dichiarato il parroco di Arsego”.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie