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Firenze, disabile di 15 anni aggredito a sputi e spintoni da una baby gang: volevano delle sigarette che lui non aveva

di Redazione Blitz |24 Maggio 2022 14:21

Firenze, disabile di 15 anni aggredito a sputi e spintoni da una baby gang: volevano delle sigarette che lui non aveva (foto Ansa)

Un ragazzo disabile di 15 anni è stato aggredito da una baby gang a Firenze. Il disabile è stato spintonato, insultato e colpito da diversi sputi. Il motivo dell’aggressione? La baby gang pretendeva da lui delle sigarette ma il ragazzo non ce l’aveva.

Baby gang aggredisce ragazzo disabile a Firenze

Come scrive lanazione.it, il disabile sarebbe stato oggetto di perquisizioni, risate e sfottò da parte dei componenti della baby gang toscana. Il ragazzo disabile passeggiava da solo mentre gli assalitori sarebbero stati cinque. 

Il fatto sarebbe avvenuto in Oltrarno, domenica sera intorno alle 19, in via dei Cardatori, proprio nei pressi di piazza dei Nerli. Come spiega lanazione.it, la vittima sarebbe stata un ragazzino disabile di 15 anni con problemi visivi e motori.

Una volta tornato a casa, il giovane disabile si sarebbe sfogato con la mamma e sarebbe scoppiato a piangere: “Perché?! Stavo tornando a casa ed ero stanco, mi sono seduto su un muretto quando si sono avvicinati cinque ragazzini che mi hanno chiesto una sigaretta”.

Secondo quanto riportato da lanazione.it, i bulli – ragazzini tra i 15 e i 16 anni – non credendo alle parole della vittima avrebbero rovistato loro stessi nelle tasche dei pantaloni sperando di trovare delle sigarette. 

Baby gang aggredisce disabile a Firenze, la mamma denuncia il tutto ai carabinieri

Non trovate le sigarette, lo avrebbero preso a sputi, colpendolo sia sul viso che sul corpo. La mamma, che ieri ha denunciato l’episodio ai carabinieri, è sconvolta. Le sue dichiarazioni sono riportate da lanazione.it.

“Questa mattina (ieri ndr) non è voluto andare a scuola, ha paura. Purtroppo non è la prima volta, spesso per strada viene seguito da ragazzini che frequentano l’Oltrarno, e schernito per via dei suoi problemi fisici”.

Infatti, secondo quanto raccontato dalla donna, tutto sarebbe cominciato due anni fa quando il figlio era ancora alle scuole medie. “Più volte – si sfoga – è stato seguito a casa, insultato, gli hanno portato via monete e sigarette. Lo hanno chiamato “Storpio” e “Ritardato”.  

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