Firenze. Offre lavoro a ladro che l’ha derubato: “Penso a crisi e suicidi”

FIRENZE – Il ladro è stato arrestato per aver rubato del rame e il derubato gli ha offerto un lavoro: “Ho pensato ai suicidi dettati dalla crisi”. La vicenda è accaduta a Cerreto Guidi, in provincia di Firenze. Un uomo è stato sorpreso mentre rubava rame in un cantiere appena ultimato. Il direttore alle vendite del residence, Paolo Pedrotti, ha offerto un lavoro a Marcello Mucci, il ladro sorpreso nel cantiere, e alla moglie.

Per formulare la sua offerta Pedrotti ha fatto pubblicare sul quotidiano Il Tirreno un messaggio diretto al ladro, un uomo di 54 anni, di Pistoia, arrestato dai carabinieri la mattina dell’8 aprile dopo essere stato sorpreso all’interno degli alloggi: aveva sradicato cavi elettrici in sei appartamenti, per un totale di circa 20 chili di rame, per un valore di poco superiore ai 50 euro, ma un danno di oltre 6000 euro.

Pedrotti però ha detto di voler offrire a lui e alla moglie un’opportunità: potranno lavorare nel cantiere per tagliare tutta l’erba intorno al complesso e per pulire le decine di appartamenti. Il manager ha preso la decisione dopo l’arresto e dopo aver capito che in effetti si trattava di un disperato, giunto da Pistoia per pochi euro di refurtiva.

Pedrotti ha detto: ”E’ venuto a rubare con l’auto della moglie. Insomma, che delinquente può essere? E’ semmai un’altra triste storia partorita dalla crisi e dalla disperazione. Il mio pensiero è andato subito ai suicidi di Civitanova Marche. Ho capito che è uno degli ‘ultimi’, che si è fatto il ‘mazzo’ per una notte intera per portare a casa un bottino da 50 euro”.

Mucci ha detto: “L’offerta di lavoro l’accetto a braccia aperte. Rubavo rame per lavorarlo e creare portaoggetti e candelabri da vendere porta a porta”. Dal 2011, quando ha perso il lavoro, vive con 250 euro al mese, la pensione d’invalidità della moglie. Poi ha raccontato la sua storia: ”Lavoravo come giardiniere e guadagnavo bene. Sono stato licenziato in tronco perché dopo un infortunio sul lavoro non ero più in grado di fare lavori pesanti”, racconta l’uomo.

Intanto la mattina del 9 aprile è stato processato per direttissima: il giudice del tribunale di Firenze ha convalidato l’arresto e disposto per lui l’obbligo di firma. ”Con mia moglie andiamo al discount e compriamo solo latte e fette biscottate. Il pane quello no, costa troppo. L’oro che c’era in casa l’abbiamo già venduto tutto. Ora ho messo all’asta su internet i mobili del salotto, è buono – racconta -, tutto in legno di castagno”.

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