Dopo una serata passata a bere in un bar, l’ha stordita colpendola con una bottigliata in testa e poi l’ha violentata in un giardino pubblico. È successo a Firenze la notte tra il 14 e 15 marzo scors e i carabinieri hanno fermato come presunto responsabile dello stupro un romeno di 28 anni. La vittima è una fiorentina di 37 anni che ha fornito agli inquirenti alcuni elementi per risalire all’aggressore.
Una pattuglia del 112 notò la donna mentre alle 2 di notte del 15 marzo camminava, barcollando, in strada. Quanto al fermo, i carabinieri sono anche riusciti ad apprendere che lo stesso romeno fermato aveva parlato con persone a lui vicine dello stupro riferendo dettagli precisi, come la rottura del profilattico durante il rapporto, circostanza che, secondo gli investigatori, soltanto lo stupratore avrebbe potuto conoscere.
Al momento, tuttavia, la donna, scossa per quanto subito e sotto choc per le minacce che il violentatore le avrebbe rivolto qualora avesse denunciato lo stupro, non ha riconosciuto il romeno fermato dai carabinieri in nessuna delle foto segnaletiche che le sono state mostrate. Nei giardini dove si sarebbe consumata la violenza, la sezione investigazioni scientifiche dei carabinieri ha trovato i cocci rotti della bottiglia con cui l’aggressore ha colpito la donna, e, pare, anche il profilattico usato nella violenza.
Secondo quanto spiegato, i due si sarebbero conosciuti qualche giorno prima e si erano dati appuntamento per la serata in un locale di Ponte di Mezzo dove avrebbero consumato alcolici. Poi l’invito del romeno a spostarsi in un altro locale. Ma arrivati nel giardino l’uomo avrebbe colpito alla testa la fiorentina e, così stordita, avrebbe abusato di lei. La pattuglia che ha soccorso la donna ha fatto intervenire il 118, poi la vittima dello stupro è stata ricoverata all’ospedale di Careggi dove è stata tenuta in osservazione.
Il romeno risulta residente in Calabria, ma da tempo dimora a Firenze. I carabinieri lo hanno fermato in un appartamento del quartiere di Rifredi dove è ospite occasionale di connazionali. Ora è indiziato di delitto per il reato di violenza sessuale. In passato gli abitanti della zona di viale Redi avevano protestato con le autorità pubbliche per il degrado del giardino dove è avvenuto lo stupro, molto frequentato da anziani e bambini il giorno, ma meta di ambigue frequentazioni la notte.