Flavio Simmi, il padre fu coinvolto in inchiesta su banda Magliana

Pubblicato il 5 Luglio 2011 - 12:23| Aggiornato il 12 Ottobre 2011 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Ucciso in strada in pieno centro a Roma, di mattina, e crivellato da una scarica di sette colpi, davanti alla sua compagna.

La Capitale è sotto choc dopo l’agguato avvenuto il 5 luglio nel quartiere Prati, dove oggi intorno alle 9,30 un romano di 33 anni, Flavio Simmi, è stato ucciso dopo essere stato raggiunto da una quantità esagerata di colpi di pistola, sembra una decina.

Lo scorso febbraio aveva avuto il primo avvertimento: il giovane era stato gambizzato davanti alla gioielleria di famiglia nei pressi di piazza Campo De’ Fiori. E l’ombra della malavita si allunga così nuovamente nella famiglia Simmi.

Il padre della vittima, infatti, era stato coinvolto nel 1993 nell’ambito dell’operazione ‘Colosseo’ contro la banda della Magliana, ma era stato scagionato da ogni accusa.

L’episodio, che ha stravolto la città e scatenato una nuova polemica politica sulla sicurezza, è avvenuto intorno alle 9,30 sotto una pioggia battente. Simmi stava uscendo con la sua Ford Ka grigia assieme alla compagna. L’auto era parcheggiata in strada, in via Grazioli Lante, vicino alla loro abitazione. Lei è scesa dalla macchina e si è accorta di una ruota bucata.

Improvvisamente – secondo le testimonianze – due persone con il casco che erano a bordo di uno scooter si sono avvicinate alla vittima, che era ancora in macchina. Il trentatreenne ha aperto la portiera, forse per scappare, ma è arrivata la scarica di proiettili sparati da una pistola di grosso calibro al torace del giovane. Prima un colpo secco, poi gli altri.

Dopo qualche minuto tutti i negozianti erano in strada e si sentivano solo le urla della compagna della vittima, che cercava aiuto sotto il diluvio. Il cadavere del compagno era con le gambe nell’auto e il resto del corpo era riverso a terra, fuori dallo sportello. Sul posto sono subito intervenuti gli agenti della Squadra Mobile di Roma.

Lo scorso 7 febbraio Simmi, che aveva anche precedenti per rissa e lesioni, era stato avvisato, forse dagli stessi criminali: era stato gambizzato in piazza del Monte di Pietà, vicino Campo De’ Fiori. Due uomini che erano poi fuggiti in sella a una moto, davanti all’oreficeria del padre, avevano esploso contro di lui otto proiettili calibro 22, centrandolo due volte alle gambe.

Alcuni mesi fa un altro uomo fu ucciso nello stesso quartiere davanti al Teatro delle Vittorie durante la notte. Ad essere freddato fu l’imprenditore Roberto Ceccarelli. Anche in quel caso si è trattato di un agguato in strada davanti al Teatro delle Vittorie.

Dopo aver sentito la compagna di Simmi e aver acquisito le immagini, gli investigatori in queste ore stanno cercando di far luce sulla vicenda, senza escludere alcuna pista. Sull’omicidio di Flavio Simmi, avvenuto oggi a Roma, indaga anche la Direzione Distrettuale Antimafia della capitale diretta da Giancarlo Capaldo.

”Ora temo per mia figlia e per i miei nipotini, due gemellini di appena un anno”, ha detto con la voce rotta dalle lacrime, Attilio Petti, padre di Paola, la compagna di Flavio Simmi. ”Paola – ha ricordato Attilio Petti parlando di sua figlia – convive da un anno con Flavio e hanno due figli. In passato aveva anche pensato di candidarsi alle regionali del Lazio, ma poi aveva deciso di ritirare la candidatura a seguito di alcune polemiche. Nonostante tutto e’ rimasta in buoni rapporti con il premier Silvio Berlusconi”.

L’episodio di oggi ha innescato una vera e propria bufera tra maggioranza ed opposizione: il Pd ha parlato di ”spirale di violenza” nella Capitale. Lo stesso sindaco di Roma Gianni Alemanno alcune ore dopo ha incontrato sia il Prefetto, sia il Questore, chiedendo ”il massimo impegno dello Stato” e scrivendo al ministro Maroni. ”Vogliamo sapere – ha chiesto Alemanno al Prefetto, al Questore e al Ministro dell’Interno – se lo Stato sta mettendo in campo tutte le risorse per evitare che Roma diventi territorio di conquista della criminalita’ organizzata”