Focolai d'Italia, da Bolzano a Porto Empedocle Focolai d'Italia, da Bolzano a Porto Empedocle

Focolai d’Italia. Oltre Mondragone: la mappa dei cluster da Bolzano a Porto Empedocle

ROMA – Gli esperti avevano avvisato che sarebbero arrivati ed eccoli, i nuovi focolai della pandemia in Italia.

La sfida è isolarli e spegnerli in fretta, ma i cluster vanno aumentando in tutto il Paese, dalla Liguria all’Emilia Romagna alla Campania.

La situazione più grave a Mondragone, nel Casertano, dove si rischia lo scontro fisico tra italiani e migranti bulgari: questi ultimi occupano delle palazzine della ex Cirio e contestano la quarantena nella zona rossa istituita dopo la scoperta di 49 casi di Covid; alcuni positivi sarebbero fuggiti.

Mondragone

I cinque palazzoni furono chiamati così perché edificati su un terreno che la Cirio aveva venduto a privati dopo la dismissione della fabbrica di pomodori, che si trovava a poca distanza.

Bologna

Altro focolaio alla Bartolini Corriere Espresso di Bologna, ditta che spedisce in tutto il mondo, con 64 positivi, due ricoverati e tampone per circa 370 persone. L’azienda parla di cluster nel magazzino di Roveri “originato da lavoratori di servizi logistici di magazzino gestiti da una società esterna”.

Palmi

Una mini “zona rossa” è in vigore da oggi e fino alle 14 del 26 giugno in tre quartieri costieri di Palmi (Pietrenere, Tonnara e Scinà)

Roma

A Roma 4 positivi in istituto religioso, si sono andati ad aggiungere ai ben noti focolai della Garbatella e dell’ospedale San Raffaele Pisana relativi alle settimane precedenti.

Porto Empedocle

Un focolaio nella nave dei migranti portati dalla Sea Watch per un totale di 28 positivi.

Alessandria

13 positivi in una casa di riposo.

Como

In una casa di accoglienza per persone bisognose sono stati trovati 7 positivi.

Montecchio

A Montecchio, in provincia di Reggio Emilia, un focolaio in due famiglie con legami parentali per un totale di 7 positivi.

Bolzano

11 positivi in un focolaio familiare.

Val d’Ossola

Preoccupazione per due nuovi focolai di Coronavirus in Val d’Ossola. Entrambi sono riconducibili al mondo del frontalierato. Si tratta di 13 persone contagiate che sarebbero venute in contatto con due lavoratori frontalieri: uno che lavora in Canton Vallese, l’altro in Canton Ticino.

L’Asl conferma i contagi. “Il nostro sforzo è di allargare le indagini ed essere attenti a tutte le frequentazioni, soprattutto sui luoghi di lavoro da dove sono partiti i contagi” spiegano dall’Azienda sanitaria del VCO.

Per circoscrivere i due focolai – i lavoratori abitano in due comuni dell’Ossola – si stanno eseguendo numerosi tamponi sia sui famigliari sia sulle persone venute in contatto con i frontalieri. (fonte Ansa)

 

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