Focolaio in una scuola di Bologna con 300 studenti – 12 classi su 22 – isolati e tornati alla dad dopo la positività di tre docenti. Tutti i prof erano regolarmente in aula con il Green Pass ma una di loro non era vaccinata e ha scoperto la positività proprio con uno dei tamponi fatti per ottenere il certificato. Succede in una scuola media statale 12 con 100 ragazzini già in quarantena e altri 200, circa, che vivono la sospensione delle lezioni in attesa dei risultati del tampone.
Il focolaio nella scuola di Bologna
“In questo momento – spiega la dirigente scolastica dell”Istituto Comprensivo Statale 12, Filomena Massaro – sono stati messi in quarantena un centinaio di ragazzi sulla base di una positività ed è stata sospesa l’attività didattica. Sono andate in didattica a distanza quattro classi quindi un centinaio di alunni”.
Poi, da controlli, “sono scaturite altre due positività” tra i docenti “e quindi – argomenta ancora – alla fine diciamo che i ragazzi coinvolti sono circa 300 di cui un centinaio stanno facendo la quarantena mentre gli altri stanno aspettando il risultato del tampone. Adesso – prosegue Massaro – noi abbiamo questo nucleo abbastanza grosso di otto classi che hanno fatto il tampone, per la maggior parte oggi. Ci vorranno 48 ore per avere un risultato. Se non ci saranno ulteriori positività diciamo che nell’arco di questa settimana si rientra tutti in classe: ce lo auguriamo veramente”.
Il contagio nella scuola di Bologna
Quanto all’ipotesi che il contagio possa essere partito da una docente non vaccinata ma in regola con il Green Pass, ottenuto tramite tampone negativo o guarigione, “questa cosa – dice la dirigente scolastica – l’ho saputa anche io dai giornali. Io faccio il controllo giornaliero sui docenti e li rilevo” con l’applicazione che “mi segnala il Green pass verde per l’ingresso. Per me quello che vale, come previsto dalla legge, è il Green pass che la docente aveva regolarmente come gli altri”.