FOGGIA – Vedeva sua figlia di 4 anni solo nei weekend e in queste occasioni l’avrebbe picchiata, colpendola anche con un cucchiaio sul viso e sul corpo, provocandole lividi vistosi.
In una circostanza anche la nuova compagna dell’uomo avrebbe picchiato la piccola utilizzando una scopa, perché non smetteva di piangere. Per questo la giovane coppia è stata accusata di maltrattamenti e lesioni aggravate, e nei loro confronti il Gip ha eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla bambina. Nata da una relazione dell’uomo con un’altra donna che poi è morta, la piccola era stata affidata ai nonni e il padre la vedeva solo nei fine settimana.
“Ho fatto cadere il bicchiere, l’ho rotto. Papà è venuto e mi ha dato le botte” . Così la bambina ha raccontato agli agenti che indagano sull’accaduto e che l’hanno ascoltata in presenza di una neuro-psichiatra infantile, le violenze che avrebbe subito dal padre e dalla nuova compagna dell’uomo. La coppia, lui di 27 anni, lei di 24 anni, è stata raggiunta dalla misura cautelare di avvicinamento a meno di 200 metri dalla giovanissima vittima.
“Papà mi ha cercato con il cucchiaio” ha inoltre rivelato la piccola durante l’interrogatorio; poi ha fatto riferimento anche alle percosse subite dalla donna: “Stava lavando a terra e con la scopa mi ha dato in testa”. A riscontro di quanto dichiarato dalla bambina ci sono i referti medici che parlano di lividi sul lato destro del viso all’altezza delle tempie e sulle gambe.
A sporgere denuncia alla Polizia è stata la nonna della vittima (a cui la stessa è stata affidata) che ha raccontato il calvario della nipotina culminato con l’episodio dello scorso primo settembre quando il padre prima ha preso a schiaffi la figlia mentre quest’ultima piangeva per il suo momentaneo allontanamento, poi l’ha colpita al volto con un cucchiaio.
Fonte: ANSA