Bimbo ucciso da rottweiler nel foggiano: bomba contro locale del nonno

Pubblicato il 16 Settembre 2010 - 19:21 OLTRE 6 MESI FA

Un ordigno, forse una bomba-carta, è stato fatto esplodere verso le 15 di giovedì dinanzi ad uno scantinato, in via Turtur a Foggia, di proprietà di Michele Meola, 61 anni, nonno del piccolo Pasquale Pio, di due anni, morto il 12 agosto scorso dopo essere stato azzannato da un rottweiler nella tenuta di campagna della famiglia, in località Torre Bianca, alla periferia di Foggia. Anche il cane apparteneva alla famiglia.

La deflagrazione, che non ha provocato feriti, ha distrutto la vetrata d’ingresso e, parzialmente, la porta dello scantinato; il locale è utilizzato da Meola per lavori di bricolage e per allevare canarini. Infatti, quando sono giunti sul luogo dell’esplosione, poliziotti e vigili del fuoco hanno trovato diversi scaffali con decine di gabbie di canarini; gli uccelli erano vivi ma apparivano terrorizzati.

Qualche giorno fa Meola aveva denunciato alla polizia che sconosciuti avevano dato fuoco alla sua Ford Focus station wagon parcheggiata vicino casa. Sull’attentato gli investigatori non escludono alcun movente, compreso quello di eventuali dissidi insorti dopo la tragedia del piccolo Pasquale Pio.