Foggia, migrante ammanettato alla ruota della volante. Le immagini dell’arresto choc

Foggia, migrante ammanettato alla ruota della volante. Le immagini dell'arresto choc 03
Foggia, migrante ammanettato alla ruota della volante. Le immagini dell’arresto choc

FOGGIA – Per terra, ferito e ammanettato alla ruota di una volante della polizia. Sono le immagini choc dell’arresto di Omar Jallow, gambiano di 26 anni, fermato lo scorso 5 ottobre perché accusato di aver aggredito due poliziotti a Borgo Mezzanone (Foggia). “Protezione negata! Fuori dall’Italia questi delinquenti finti profughi”, disse il ministro dell’Interno Matteo Salvini, annunciandone l’immediata espulsione. Due giorni prima il Sap, sindacato autonomo di polizia aveva denunciato l’assalto di 50 migranti contro gli agenti per impedire l’arresto del gambiano. 

Ma i filmati, girati dagli altri migranti presenti e resi pubblici dal comitato lavoratori Campagne in Lotta, sembrerebbero rivelare una differente versione. “Non c’è stata alcuna vile aggressione da parte dei migranti – dice il comitato – ma semplicemente un tentativo di scongiurare l’arresto brutale di una persona trascinata per diversi metri, mentre era già ammanettata, e poi legata alla ruota posteriore della volante della polizia”.

“Nessuno, giuro nessuno ha picchiato poliziotti”, racconta un migrante. “Quando la polizia è arrivata – aggiunge – hanno inseguito Omar e per mettergli le manette lo hanno buttato a terra, tra i cumuli di rifiuti fatti per la maggior parte da bottiglie di vetro. Lui è caduto e si è fatto male. Ha cercato di non farsi mettere le manette e si è agitato tanto”. “Uno dei poliziotti – spiega – è caduto insieme a lui per terra. Si è fatto male pure lui alle mani, con vari tagli, si è sporcato il pantalone nell’immondizia ed è andato a finire con la faccia dentro la polvere”.

Per la polizia, invece, il gambiano non si sarebbe fermato all’alt e avrebbe prima provato a investire gli agenti e poi sarebbe scappato inseguito dai poliziotti, provando più volte a speronare la volante. La sua fuga è finita nei pressi del Cara di Borgo Mezzanone, dove la polizia lo ha inseguito a piedi e fermato. A quel punto, è la ricostruzione del Sap, sarebbero arrivati altri 50 migranti che avrebbero aggredito i poliziotti.

“Sottrarre con la forza un arrestato – afferma il segretario nazionale del Sap, Francesco Pulli – contravviene a qualsiasi regola di civile e pacifica convivenza. Fortunatamente ci sono i video”. 

Video che per il segretario del Sap Foggia, Peppino Vigilante, “parlano da soli: è chiaro – commenta – che in quei video non ci sono calci e pugni, ma ci sono due poliziotti accerchiati da più di 50 persone che hanno cercato tantissime volte di sottrarre all’arresto il cittadino gambiano”.

“Abbiamo chiesto più volte nel corso degli anni – sottolinea Vigilante – di dotare tutte le nostre pattuglie di telecamere che possano riprendere ogni nostro servizio, in modo tale che tutti sappiano cosa facciamo quando usciamo ed espletiamo servizi di sicurezza e controllo del territorio”. E conclude: “Ho incontrato personalmente i due agenti feriti e ho potuto vedere i lividi sul naso e le mani. Sono ancora sotto choc”.

 

Gestione cookie