Folignano. La difesa: il piccolo Jason "caduto a terra, mamma Katia non c'era"

ANCONA – Secondo indiscrezioni trapelate al termine del colloquio fra Katia Reginella, la mamma del neonato scomparso a Folignano, il suo legale e il consulente della difesa, il professor Alessandro Meluzzi, docente di Genetica del comportamento umano e di salute mentale all'Universita' di Torino, il piccolo Jason sarebbe caduto a terra, ma se si sia trattato di un incidente domestico o di un atto volontario questo ''verra' riferito alla magistratura''.

In ogni caso la giovane mamma ha detto che lei non era presente, ma evidentemente e' in grado di riferire a chi indaga particolari in grado di facilitare la ricostruzione della dinamica. ''Quello di Katia e' stato un racconto quasi liberatorio, fatto dopo giorni di riflessione, lontana da condizionamenti, ed e' per questo che lo ritengo genuino'', ha detto Meluzzi in una conferenza stampa convocata dopo la visita in carcere alla Reginella. Secondo Meluzzi, in Jason la donna ''aveva visto la possibilita' di avere un affetto importante''.

Su cosa sia accaduto in quei giorni di fine giugno nell'appartamento di Piane di Morro dove Katia e il marito Denny Pruscino abitavano con il figlio, riconosciuto dall'uomo anche se non era il padre biologico, Meluzzi ha fatto una serie di considerazioni. ''Morte o omicidio del bambino che sia, siamo in presenza di un'ipotesi in cui lei cerca di coprire la verita' e si assume la responsabilita' dell'accaduto''.

Il 20 giugno Denny aveva sposato Katia accettando implicitamente il bambino, anche se era frutto di una breve relazione di Katia con un giovane. ''Il figlio non e' di Denny, visto che il gruppo sanguigno non e' compatibile. Lui pero' – ha osservato Merluzzi – non vuole perdere il possesso della sua donna e la sposa. Denny si illudeva di poter accettare la situazione, ma man mano che il tempo e' passato qualcosa potrebbe essersi rotto''.

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