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Fondi (Latina), egiziano minaccia poliziotti durante arresto: “Morirò da martire”

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Un’auto della Polizia (Ansa)

ROMA – Un cittadino egiziano di 30 anni, dopo aver scavalcato una recinzione esterna, ha tentato di forzare con calci e spintoni la porta d’ingresso del commissariato di Fondi, in provincia di Latina.

Gli agenti sono subito intervenuti arrestando l’uomo. Quest’ultimo ha poi chiesto un confronto con alcuni poliziotti che lo avevano già arrestato due anni fa, lamentando di aver subìto un’ingiusta detenzione e che, qualora fosse stato ucciso, sarebbe morto da martire.

L’uomo non è nuovo a gesti del genere: due anni fa era già stato arrestato a Fondi dopo essere stato sorpreso dagli agenti durante un furto e in quella circostanza aveva minacciato con un accendino di far saltare in aria una bombola di gas, inneggiando ad Allah e affermando di essere un affiliato all’Isis. 

E sempre oggi, giovedì 9 gennaio, è avvenuto un altro episodio di cronaca. A nella zona del Macrolotto a Prato, un uomo ha aggredito un passante senza un apparente motivo. L’uomo ha colpito il passante con dei calci ed ha brandito una mannaia prima di essere disarmato e bloccato da alcuni poliziotti al termine di una colluttazione.

In manette è finito un 30enne cinese con l’accusa di lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. La vittima dell’aggressione, un artigiano 50enne di Prato che non conosceva il suo aggressore, non avrebbe riportato ferite importanti e si è recato per conto proprio in ospedale. L’uomo sarebbe stato raggiunto soltanto da alcuni calci.

In suo soccorso sono arrivati alcuni passanti e il cittadino cinese, che dopo l’aggressione aveva frugato nella borsa dell’uomo, ha desistito dalla sua azione, rimanendo in zona, dove poco dopo sono giunte le volanti della polizia. 

Fonte: Ansa 

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