Fonsai: telefonate e sms per scarcerare Giulia Ligresti. Le tappe della vicenda

Fonsai: telefonate e sms per scarcerare Giulia Ligresti. Le tappe della vicenda
Giulia Ligresti accompagnata in Procura

ROMA – La vicenda giudiziaria di Giulia Ligresti e l’entrata in scena del ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri si sviluppano lungo due percorsi paralleli e, a quanto risulta, del tutto indipendenti fra loro. Ecco le tappe.

17 luglio – Giulia Ligresti viene arrestata (così come il padre, Salvatore, che viene messo ai domiciliari) su richiesta della procura di Torino. Il ministro telefona a Gabriella Fragni, la compagna di Salvatore: “Sono veramente dispiaciuta. Qualsiasi cosa posso fare conta su di me”. “Una umana manifestazione di affetto”, dirà la Fragni.

2 agosto – Giulia Ligresti chiede di patteggiare la pena.

5 agosto – Valeria Climaco, responsabile dei servizi educativi all’interno del carcere di Vercelli, dove Giulia è detenuta, segnala alla psicologa referente, Emanuela Ghisalberti, un “peggioramento delle condizioni di salute” di Giulia. Comincia un ciclo di visite.

6 agosto – Il gip Silvia Salvadori, nonostante il parere favorevole della procura, respinge l’istanza di scarcerazione.

14 agosto – La direttrice pro-tempore del carcere, Giuseppina Piscioneri, riceve dalla Climaco e da Samuela Cuccolo, comandante della polizia penitenziaria, la relazione della psicologa Ghisalberti (redatta il 12 agosto) e la trasmette subito agli Uffici Giudiziari di Torino.

17 agosto – Il “Corriere della Sera” pubblica un articolo sui problemi di salute di Giulia Ligresti. Nel pomeriggio (ore 18:54) Gabriella Fragni telefona ad Antonino Ligresti, fratello di Salvatore, e gli chiede di contattare il ministro.

18 agosto – Antonino Ligresti tenta di contattare la Cancellieri per due volte: alle 17:19 non riceve risposta, alle 19:33 lascia un messaggio.

19 agosto – Il procuratore Vittorio Nessi affida al medico legale Roberto Testi il compito di visitare Giulia. Alle 13:33 la Cancellieri chiama Antonino Ligresti, che alle 14:25 telefona alla Fragni: “Ho stabilito il contatto”. Il ministro dirà al procuratore Nessi che il giorno stesso (”a memoria, il 18 o il 19 agosto”) ha “sensibilizzato” i due vicecapi del Dap, Francesco Cascini e Luigi Pagano, “perché facessero quanto di loro stretta competenza”.

20 agosto – La Fragni viene interrogata in procura a Torino per dare conto delle telefonate.

21 agosto – Antonino Ligresti invia un sms al ministro chiedendo se ci sono novità. La Cancellieri risponde di avere segnalato la cosa.

22 agosto – Il procuratore Vittorio Nessi va a Roma per ascoltare la Cancellieri.

26 agosto – Il medico Testi visita Giulia. “La permanenza in carcere costituisce un concreto danno per la salute del soggetto”, scrive nella relazione.

28 agosto – Su richiesta della procura di Torino, Giulia Ligresti ottiene gli arresti domiciliari.

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