Forio (Ischia), il tribunale toglie la figlia alla madre: parenti e amici aggrediscono gli agenti

Una bambina sottratta alla madre su decisione del tribunale, gli agenti intervenuti per eseguire l’ordine della magistratura spintonati e insultati da una folla di amici e parenti della donna, la sede del commissariato assediata. Momenti di tensione si sono vissuti oggi a Forio (Ischia) nel rione popolare di Campagnano dove la polizia municipale di Napoli ha trovato non poche difficoltà a sottrarre alla madre una bambina di cinque anni che i giudici hanno affidato al padre.

La mamma della piccola, insieme ai parenti, sostenendo che il papà non si è mai interessato della bambina, si è opposta con energia fin troppo eccessiva e ne è nato un parapiglia con le forze dell’ordine. I vigili sono stati costretti a chiedere l’intervento della polizia per la presenza minacciosa di una ventina di amici e parenti della donna. Dopo una colluttazione due agenti della volante sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari.

Una volta condotta la bimba al commissariato, l’edificio è stato circondato dalla folla e la polizia è stata costretta a sollecitare l’intervento dei carabinieri che hanno impiegato una quindicina di militari per creare un cordone di sicurezza intorno all’edificio. Alla fine le forze dell’ordine sono riuscite a portare a Napoli la bimba per consegnarla al padre.

La mamma, una casalinga di 25 anni, è apparsa in preda alla disperazione: ”La piccola si è aggrappata a me e me l’hanno strappata di mano”, ha detto la donna. Una zia della piccola, che è incinta, ha accusato un malore durante il trambusto ed è stata portata in ospedale così come un’altra delle parenti che davanti al commissariato ha subito un malore ed è stata portata in ospedale dal 118. ”La bambina è ammalata, ha la febbre, hanno detto i familiari e non può essere portata via”.

L’avvocato Onofrio Castaldi, legale della donna, denuncia l’esecuzione ”manu militari” del provvedimento. Il legale ha spiegato che un decreto del Tribunale dei minori ha tolto la potestà genitoriale alla mamma attribuendone l’affidamento al padre. ”Tale sentenza – ha dichiarato – è altamente punitiva nei confronti della madre. Il tribunale ha poggiato la propria valutazione sul presupposto che la mamma, non avrebbe creato un clima di corretta collaborazione con il padre e con la sua famiglia, con gli assistenti sociali e con i consulenti del tribunale; non avrebbe fatto vedere la piccola al padre ed infine non avrebbe acconsentito a far fare alla piccola delle vaccinazioni obbligatorie”.

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