Il compagno della donna ha presentato denuncia ai carabinieri di Locri ipotizzando delle responsabilità dei medici. Il sostituto procuratore di Locri ha iscritto nel registro degli indagati i medici ed ha disposto l’autopsia. La morte di Francalisa Raschellà è avvenuta dopo che la donna si è recata per tre volte nel pronto soccorso dell’ospedale di Locri.
Il legale dei genitori e dei due figli maggiorenni della donna ha evidenziato che “le prime due volte, pur avendo rappresentato il proprio stato patologico di prurito diffuso e febbre alta da almeno cinque giorni, presumibilmente dovuto alla puntura di una zecca, i sanitari ritenevano la stessa in ‘codice bianco’ e, come tale, in una condizione non urgente e differibile. La cosa ancora più strana e che veniva rifiutata la prestazione sanitaria per il mancato pagamento del ticket e mandata a casa come paziente non urgente. Al terzo accesso i familiari hanno protestato, ottenendo il ricovero in chirurgia. Nella notte la situazione è precipitata e, nonostante il trasferimento in rianimazione, Francalisa Raschellà è morta”.