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Francesca Chaouqui. Giulia Bongiorno: tweet falsi foto taroccate. Un mese dopo..

di Marco Benedetto |11 Settembre 2013 12:50

Francesca Immacolata Chaouqui: tweet falsi?

ROMA – Francesca Immacolata Chaouqui, la pr woman proiettata a consulente del Papa Francesco per la riforma delle finanze del Vaticano, sarebbe stata vittima di un complotto. I tweet contro il cardinal Bertone e Giulio Tremonti che le sono stati attribuiti sarebbero falsi. L’avvocato Giulia Bongiorno, già deputato di Berlusconi e di Fini, non più eletta con Monti, ha presentato, anzi, per meglio dirla con Massimo Franco del  Corrieredella Sera,  

“è stata incaricata dalla Chaouqui di presentare una denuncia contro ignoti per contraffazione”.

Massimo Franco non è che sembri proprio convinto e in effetti la smentita non smentita ad un mese di distanza temporale dalla notizia originale può essere un piccolo caso da manuale, però di facile decostruzione. Tutto è vago, non parla la Chaouqui, non parla la legale, ci sono fonti anonime. Al tribunale della cronaca non regge. Però l’idea di loschi intrighi alla corte del Papa giustifica comunque un articolo sul Corriere:

“Il fascicolo sarebbe arrivato a Santa Marta, residenza di Papa Francesco, nell’ultima decade di agosto, consegnato da un cardinale. E conterrebbe un affresco inquietante: indizi che due dei molti messaggi attribuiti a Francesca Chaouqui, la consulente italo-egiziana di trentuno anni inserita a sorpresa nella Commissione chiamata a fare le pulci alle finanze vaticane, possano essere falsi. Contraffatti per metterla in cattiva luce e gettare dubbi pesanti su alcune delle scelte compiute dal Pontefice”.

Incidentalmente, per la prima volta il Corriere definisce la Chaouqui italo-egiziana, mentre fino a oggi tutti i giornali parlavano di una origine calabro-marocchina. La storia è abbastanza strana, appare difficile capire perché qualcuno abbia dovuto prendere delle fotografie della Chaouqui su Twitter e le abbia

“sostituite con altre che usava nel passato”.

Anche Massimo Franco sembra perplesso della notizia che lui stesso diffonde, anche perché, viene da pensare, perché finora la giovane Chaouqui se ne è stata zitta e non ha mai smentito anche davanti all’annuncio delle querele di Bertone e Tremonti? Scrive Massimo Franco:

Se la storia è vera, rimane da capire da dove sia partita l’operazione e che cosa nasconda”.

Poi viene fatto parlare un anonimo cardinale, il quale, se è un cardinale, avrebbe detto che il Papa

“è convinto anche lui che quei messaggi siano stati inventati”,

se ne è convinto e se lo ha detto.

Prudente Massimo Franco chiosa:

“Dovunque stia la verità, è difficile non vedere manovre torbide. Prevale l’impressione di trovarsi di fronte a una guerra fra bande della quale il caso Chaouqui è soltanto l’ultima tappa; e dove il confine fra torti e ragioni rischia di sfumare pericolosamente”.

“Francesco ha difeso le proprie scelte, almeno finora, perché da luglio arrivano in alcune redazioni email che parlano male della Chaouqui. Evidentemente, nonostante il profilo molto atipico e poco istituzionale della giovane italo-egiziana, ritenuta vicina all’Opus Dei, ex consulente di alcuni grossi studi legali [ma di finanza] e curatrice delle pubbliche relazioni per la Ernst&Young in Italia, il Pontefice ha visto soprattutto un tentativo di destabilizzazione delle sue riforme”. 

È anche elementare che se il Papa ha fatto un errore nella nomina dell Chaouqui, non è un bambino dell’asilo da tornare indietro dopo poche settimane.

 

 

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