MILANO – L’ex tesoriere della Lega Nord, Francesco Belsito, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza con l’accusa di associazione a delinquere e truffa aggravata in relazione all’inchiesta sui fondi del Carroccio.
Francesco Belsito, ex tesoriere della Lega Nord e componente del cda di Fincantieri, è stato arrestato a Genova per associazione a delinquere finalizzata all’appropriazione indebita, al riciclaggio e alla truffa nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano diretta dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo e dal sostituto Paolo Filippini, sull’utilizzo dei fondi nazionali della Lega Nord.
L’ordine di custodia cautelare del gip, Roberto Pellicano, riguarda anche tre persone.
Nell’inchiesta in cui è stato arrestato Belsito,è’ stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare anche nei confronti di Stefano Bonet, l’uomo degli investimenti in Tanzania coi soldi del Carroccio. Da quanto si è appreso dall’Ansa, altre due persone sarebbero ricercate.
Belsito era già indagato per appropriazione indebita e truffa aggravata nell’inchiesta che un anno fa, con le prime perquisizioni e le prime informazioni di garanzia, aveva travolto la Lega, portando anche alle dimissioni da segretario del Senatur, Umberto Bossi. L’ex leader della Lega, infatti, è indagato da mesi per truffa ai danni dello Stato, mentre i suoi due figli, Renzo il ‘Trota’ e Riccardo, sono accusati di appropriazione indebita. L’inchiesta era prossima alla chiusura e poi è arrivata la svolta con gli arresti anche per l’ipotesi di associazione per delinquere. D
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