Francesco De Angelis, ex carabiniere con tumore: “Inps toglie pensione perché grasso”

Francesco De Angelis, ex carabiniere con tumore: "Inps toglie pensione perché grasso"
Francesco De Angelis, ex carabiniere con tumore: “Inps toglie pensione perché grasso”

NOCERA INFERIORE (SALERNO) – “Lotto contro un tumore, ma per l’Inps sono grasso”: è la denuncia di Francesco De Angelis, ex carabiniere di Nocera Inferiore (Salerno), ammalatosi di tumore ai polmoni con metastasi encefaliche a causa, spiega Davide Speranza su La Città di Salerno, dell’esposizione all’uranio impoverito durante le missioni all’estero a cui ha partecipato in passato, in Bosnia Erzegovina, Albania e Kosovo.

Intervistato dal quotidiano salernitano, De Angelis ha confidato di aver dovuto vendere la propria auto per affrontare le spese per il ricorso all’Inps che gli ha abbassato la percentuale di invalidità, sostenendo che è grasso perché mangia troppo e non a causa delle medicine.

Proprio per questo motivo l’ex carabiniere si è visto abbassare la percentuale di invalidità dal 100% all’80%, con conseguente perdita dei benefici della pensione.

Quando è andato per una visita all’Inps di Nocera Inferiore ha trovato una commissione di medici secondo cui la sua obesità è causata dal mangiare troppo, come ha raccontato lo stesso ex carabiniere al quotidiano:

“Questo medico mi ha detto che la mia obesità non è data dai farmaci. Ma forse non sa che io sto seguendo un’alimentazione particolare per ammortizzare i medicinali. (…) Sono soggetto a crisi epilettiche, prendo medicine antitumorali che costano allo Stato 10mila euro. (…) Il medico dice che mangio troppo, senza calcolare invece che il mio corpo è gonfio per le medicine devastanti che prendo”.

De Angelis, riformato per inabilità al lavoro, aveva fatto richiesta di accompagnamento per invalidità civile, ma adesso l’ha persa. Aveva anche chiesto il riconoscimento della causa di servizio, a causa del tumore provocato dall’esposizione all’uranio impoverito, con una lettera indirizzata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ai presidenti del Senato e della Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini, al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e al comandante generale dei carabinieri, Tullio Del Sette. Ma fino ad ora nulla si è mosso.

“Dopo tutto quello che ho passato, devo essere maltrattato da una commissione. Chiedo, come malato, rispetto e professionalità”, dice a La Città di Salerno. Adesso ha intenzione di organizzare una manifestazione a Montecitorio. “Manifesteremo io e miei colleghi, a favore di chi soffre della nostra stessa malattia, una malattia contratta all’estero, per aver fatto il nostro dovere”.

 

 

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