Francesco Della Corte: 5 i permessi premio al suo killer, uno per un provino da calciatore

Francesco Della Corte: il permesso al killer per fare il provino da calciatore
Solidarietà a Napoli per il vigilante Francesco Della Corte ucciso a sprangate

ROMA – Sono cinque i permessi di uscita dall’istituto penale dov’è ristretto concessi al giovane neo 18enne condannato per l’omicidio del vigilante Francesco Della Corte.

5 permessi premio, uno per un provino da calciatore

Uno l’ha utilizzato per sostenere un provino per una società calcistica del Beneventano. In un altro ha pranzato con la famiglia in un ristorante dello stesso comune dove si trova il carcere minorile in cui sta scontando la pena e dove ha iniziato un percorso di riabilitazione che, secondo la famiglia del vigilante, non avrebbe ancora prodotto i frutti sperati, vale a dire almeno una vera presa di coscienza sulle sue azioni e un sincero pentimento.

Le foto social della festa

Tutte le volte che è uscito di cella il giovane, così come prevede la normativa, è stato sempre accompagnato dalla scorta. Annamaria Della Corte, vedova di don Ciccio (così veniva chiamato dagli amici la guardia giurata uccisa) nel corso di un’ intervista rilasciata all’Ansa dopo la diffusione delle “foto scandalo” dei festeggiamenti per la maggiore età, (che hanno fatto il giro del web, ndr), ci tenne a sottolineare che, finora, non c’era stato nessun segno di ravvedimento sia nel ragazzo che nella sua famiglia.

Il vigilante ucciso a sprangate insieme al branco

Il neo diciottenne, con altri due giovani, prese a sprangate e ridusse in fin di vita Franco della Corte, il 3 marzo 2018. La guardia morì in ospedale, dopo 12 giorni di agonia, lasciando la moglie e due figli. Per gli altri suoi due complici, invece, secondo quanto si apprende, non sarebbero stati finora concessi permessi d’uscita dalle carceri minorili di Napoli e provincia dove si trovano. (fonte Ansa)

Gestione cookie