Francesco Mazzega ai domiciliari: protesta dei detenuti. E lui viene trasferito Francesco Mazzega ai domiciliari: protesta dei detenuti. E lui viene trasferito

Francesco Mazzega ai domiciliari: protesta dei detenuti. E lui viene trasferito

Francesco Mazzega ai domiciliari: protesta dei detenuti. E lui viene trasferito
Francesco Mazzega ai domiciliari: protesta dei detenuti. E lui viene trasferito

UDINE – Francesco Mazzega, l’uomo accusato di aver ammazzato la sua giovane fidanzata Nadia Orlando, finisce ai domiciliari perché manca il braccialetto elettronico. E dal carcere si levano urla di protesteI detenuti del penitenziario di Udine non hanno preso bene la notizia del telegiornale che giovedì sera ha reso nota la decisione del tribunale del riesame, che ha disposto gli arresti domiciliari per Mazzega dal momento che manca il braccialetto elettronico.

Le urla, “assassino”, “vergogna”, “giustizia”, accompagnate dal rumore di stoviglie sbattute contro le grate delle celle, sono cominciate intorno alle 19:45, poco dopo la notizia riportata dai telegiornali. La protesta è stata udita distintamente nel quartiere da residenti e passanti.

Le urla sono state udite anche al vicino Comando provinciale dei Carabinieri di Udine. La protesta è proseguita in maniera alternata per un paio d’ore, fino alle 22. Poi è rientrata spontaneamente sempre controllata dalla polizia penitenziaria e dalla direzione del carcere che ora svolgerà gli accertamenti del caso.

Una protesta che sembra sia servita. Oggi, venerdì primo settembre, è stato disposto oggi il trasferimento di Mazzega dal carcere di Udine ad un altro istituto penitenziario. L’ordine, già autorizzato, è stato preso dopo le proteste scoppiate nelle celle di via Spalato.

Il trasferimento, assunto a scopo cautelativo e precauzionale, è stato confermato dalla difesa. Mazzega sarà probabilmente trasferito nel penitenziario di Pordenone, in attesa che il Riesame disponga l’integrazione all’ordinanza chiesta dalla Procura e chiarisca se, in attesa dell’arrivo del braccialetto elettronico, debba rimanere in cella o vada ai domiciliari. L’apparecchio non sarà disponibile prima di una ventina di giorni, come reso noto dal Procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo.

 

 

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