ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO) – Il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino rischia fino a 15 anni di galera per aver abbandonato la nave, per aver preteso di gestire l’evacuazione dei passeggeri dalla riva. Così, il procuratore della Repubblica di Grosseto, Francesco Verusio ha spiegato: ”Al momento le accuse sono di omicidio colposo plurimo, naufragio e abbandono di nave. Rischia fino a 15 anni di carcere”
Schettino è andato in udienza davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Grosseto, Valeria Montesarchio, per la convalida del fermo.
Secondo la ricostruzione degli investigatori la Capitaneria gli intimava di tornare a bordo, ma lui insisteva, era già sceso da qualche ora quando la nave Costa Concordia ha cominciato a imbarcare sempre più acqua, inclinata di quasi 90 gradi e a soli 150 metri dalla riva (le foto). Mezzanotte e mezza secondo gli investigatori: a quell’ora il capitano sarebbe stato già in salvo e fuori dalle cabine e dai ponti, non più in mare ma sulla terra ferma. I testimoni raccontano che Schettino volesse andare da solo sulla nave e recuperare la scatola nera. Perché? Secondo la Procura il comandante avrebbe potuto scappare anche all’estero e così, il procuratore capo Francesco Verusio ha deciso di metterlo in stato di fermo.
I commenti sono chiusi.