Francesco Sicignano sparò a ladro: Forza Italia lo candida

Francesco Sicignano sparò a ladro: Forza Italia lo candida
Francesco Sicignano

MILANO – Uccise un ladro che era entrato nella sua villetta di Vaprio d’Adda, in provincia di Milano: Forza Italia lo candida come consigliere comunale alle prossime elezioni amministrative. Stiamo parlando di Francesco Sicignano, il pensionato di 65 anni che il 20 ottobre scorso sparò ad uno dei ladri che erano entrati in casa sua, uccidendolo. 

Sicignano ha spiegato di ave accettato la candidatura a consigliere comunale di Milano con Forza Italia per Berlusconi:

 “Ho molta stima per Silvio Berlusconi, dopo tutto quello che ha passato ha deciso comunque di rimanere in politica perché gli sta a cuore il bene del Paese. Credo che l’Italia vada gestita come un’azienda. Per tutta la mia vita ho votato l’Msi, ma alle ultime elezioni ho scelto Forza Italia. Lavoriamo sulla proprietà che è sacrosanto diritto da difendere, questo non vuol dire che tutti devono avere armi, ma a chi le sa gestire. In Italia non c’è sicurezza serve fare qualcosa al più presto, faccio un appello anche al ministro Alfano e gli dico che serve fare un rastrellamento del Paese da nord a sud, perché tutti qui entrano senza controlli”.

“Non vogliamo essere il partito del far west – ha spiegato il coordinatore cittadino di Forza Italia, Fabio Altitonante – ma vogliamo la sicurezza per tutti i cittadini, anche nelle loro case magari costruite dopo anni di sacrifici. Sicurezza e libertà di vivere i propri spazi senza che questi vengano violati. Francesco rappresenta questi valori che Forza Italia sostiene, perché oggi la sicurezza non è più garantita”.

I rappresentati locali del partito ci tengono a precisare che “non si parla di liberalizzare le armi o che tutti devono averle – ha spiegato il capogruppo a Palazzo Marino, Pietro Tatarella – ma la proprietà privata è un diritto e Forza Italia si schiera a fianco di quei cittadini che hanno un’arma e hanno deciso di difendersi e di affrontare un processo piuttosto che un funerale suo o dei propri cari”.

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