Franco Gatti dei Ricchi e Poveri è morto: aveva 80 anni

È morto Franco Gatti, storico componente della band I Ricchi e Poveri: aveva 80 anni, compiuti lo scorso 4 ottobre.

Il cantante si è spento a Genova, ad annunciare la sua scomparsa all’agenzia Ansa sono stati gli stessi Ricchi e Poveri, insieme alla famiglia: “È andato via un pezzo della nostra vita. Ciao Franco”, scrivono addolorati.

Franco Gatti, l’allontanamento dai Ricchi e Poveri 

Da tempo Gatti si era allontanato dal gruppo, dopo la morte del figlio Alessio, avvenuta nel 2013. Aveva poi partecipato alla reunion de I Ricchi e Poveri qualche anno più tardi, ma ormai la sua attività musicale si era conclusa.

Il quartetto, poi rimasto un duo, nacque a Genova nel 1967, formato da due voci maschili per l’appunto il baffo Franco Gatti e il biondo Angelo Sotgiu, e due femminili la bionda Marina Occhiena e la brunetta Angela Brambati.

Furono così ribattezzati da Franco Califano perché, diceva, erano “ricchi di idee, ma poveri di soldi”. La prima a lasciare il gruppo nel 1981 fu Occhiena, e continuarono il viaggio come trio.

Dopo una carriera costellata da grandi successi internazionali come Sarà perché ti amo, Che sarà, Se m’innamoro, La prima cosa bella, Mamma Maria e Voulez vous danser, nel 2016 fu Franco Gatti a lasciare i Ricchi e Poveri per dedicarsi di più alla sua famiglia, dopo aver perso tragicamente il figlio.

“Una semplice scelta di vita”, disse, augurando ai suoi compagni ancora tanti successi. Un anno dopo il suo abbandono, Angela e Angelo decisero di tentare l’avventura in duo.

Ricchi e poveri, la reunion a Sanremo

La grande reunion, sul palco di Sanremo, con il rientro trionfale di Franco e di Marina fu un colpo messo a segno dal manager Danilo Mancuso e consacrato sul palco del teatro Ariston da Amadeus, nel 2020, in occasione dei 50 anni del brano “La prima cosa bella” e della prima partecipazione al Festival del 1970: una carrellata di hit e una divertente gag con Fiorello, un picco di ascolti di quel primo festival di Sanremo targato Amadeus.

Per Franco Gatti tornare a cantare all’Ariston fu una sorta di risarcimento artistico e morale visto che proprio a Sanremo, pochi anni prima, nel 2013, era stato raggiunto dalla tragica notizia della morte improvvisa del figlio Alessio, a soli 23 anni, trovato senza vita nella sua abitazione di Nervi, a Genova. In quella circostanza Franco era stato costretto ad abbandonare Sanremo dove avrebbe dovuto esibirsi con i Ricchi e Poveri e ritirare un premio alla carriera.

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