Franco Tatò in gravi condizioni dopo incidente domestico Franco Tatò in gravi condizioni dopo incidente domestico

Franco Tatò in gravi condizioni dopo incidente domestico: è caduto in casa battendo la testa

L’ex dirigente d’azienda Franco Tatò, è ricoverato in gravi condizioni a Brindisi, dopo aver battuto la testa cadendo nella sua masseria a Fasano.

Incidente domestico per Franco Tatò ora in gravi condizioni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Perrino di Brindisi.

L’ex manager è caduto nella sua masseria di Fasano battendo violentemente la testa.

L’88enne sarebbe inciampato in un gradino attorno alle 18 di domenica.

Immediato il trasferimento in ospedale dove è stato subito sottoposto a tutti i controlli dai quali è emerso un trauma cranico.

Tatò è nato a Lodi, ma la sua famiglia è originaria di Barletta.

Attualmente vicepresidente della Berco, azienda metalmeccanica del gruppo Thyssen Krupp, è stato al vertice di aziende come Enel, Olivetti e Fininvest.

Franco Tatò è stato anche Ad dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani.

Il suo amore (e odio) per la Puglia

Da ricordare, scrive il Gazzettino, anche, tra i suoi saggi pubblicati, “Perché la Puglia non è la California” (2000) nel quale manifestava tutto il proprio fastidio di fronte agli eterni ritardi della sua terra, alle sue carenze infrastrutturali e digitali.

Sedici anni dopo la pubblicazione di quel libro, lo stesso Tatò, tornò sul tema.

“La Puglia è la terra di mio padre, anzi dei miei padri: mio nonno, il mio bisnonno, parenti abbondanti tra Bari e Barletta.

Il mare e il sole della Puglia sono il mare e il sole della mia infanzia. Una parte delle mie radici, dunque.

E da anni ormai è anche la mia seconda casa. E in 16 anni non è cambiata neanche un po’.

Nel bene e nel male, evidentemente. Nel senso che la svolta che auspicavo non c’è stata, almeno nella direzione che speravo potesse imboccare. 

Due esempi: ho preso casa nel 1998 nelle campagne di Fasano. All’epoca era impossibile utilizzare il telefonino. Oggi lo è altrettanto.

Vale a dire che a distanza di tre lustri una zona che all’epoca non era coperta da alcuna rete continua a non esserlo.

Vale lo stesso discorso per il “wi-fi”. Si sarebbe dovuto realizzare, in un tempo ragionevole, un programma Puglia wi-fi gratis a banda larga. Invece ancora nulla.

E allora, come chiedevo ieri, torno a chiedere oggi: vogliamo fare qualcosa per non rimanere nel medioevo, mettendo nelle condizioni le imprese, le industrie, gli albergatori, gli uffici della stessa pubblica amministrazione di vivere in un ambiente contemporaneo? Dopodiché possiamo chiamarla Israele piuttosto che California. Purché ci sia una scossa”. (fonti ANSA, GAZZETTINO)

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