Frode fiscale da 1,4 mld di euro: il pacchetto “all inclusive” dello studio milanese, 86 indagati

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Frode fiscale da 1,4 mld di euro: il pacchetto “all inclusive” dello studio milanese, 86 indagati

ROMA – Frode fiscale da 1,4 mld di euro: il pacchetto “all inclusive” dello studio milanese, 86 indagati. Una frode fiscale che avrebbe sottratto 1,4 miliardi di euro all’erario, uno studio di commercialisti milanese implicato, 86 persone indagate, 176 società coinvolte, custodia cautelare per 25: questi i numeri e i risultati di una maxi-inchiesta della Guardia di Finanza di Brescia coordinata dalla Procura. Il blitz di oggi ha riguardato varie province padane, Brescia, Bergamo, Parma, Varese e Lodi.

Al centro dell’indagine, uno studio commerciale di Milano che avrebbe fornito ai clienti un pacchetto ‘all inclusive’ che permetterebbe di occultare i proventi dell’illecito risparmio di imposta frutto dall’evasione attraverso società off-shore e fatture per operazioni mai avvenute.

L’indagine si era concentrata inizialmente su una persona all’epoca titolare dello studio milanese che secondo la Gdf permetteva ad imprenditori edili di evadere totalmente il fisco. L’uomo, morto durante le indagini, era stato – riferiscono gli inquirenti – ministro del Governo di Antarcticland, paradiso fiscale nell’ Antartide in uno Stato mai riconosciuto. Secondo la ricostruzione della Guardia di Finanza, infatti, l’uomo, il cui figlio risulta tra gli arrestati di oggi, avrebbe proposto a clienti di aprire società nel paradiso fiscale di Antarcticland.

“Indagini come queste hanno una valenza sociale perché viviamo in una realtà che chiede ai cittadini sacrifici e poi ci troviamo davanti a professionisti che tradiscono il loro mandato agendo contro gli interessi della collettività, ha dichiarato il procuratore di Brescia Tommaso Buonanno parlando dell’inchiesta che ha portato a una serie di arresti e all’iscrizione nel registro degli indagati di 86 persone accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla dichiarazione infedele, omessa dichiarazione, occultamento e distruzione di documenti contabili, truffa aggravata e bancarotta fraudolenta.

“Il cuore è lo studio milanese di professionisti che offrivano tutti i servizi per evadere le tasse” ha spiegato il comandante della Guardia di Finanza di Brescia Salvatore Russo. “Gli imprenditori edili cercavano volutamente questo studio perché sapevano che potevano pagare poco o addirittura nulla allo Stato”. Sono 176 le società coinvolte e per la maggior parte inesistenti. In un caso l’indirizzo di una società coincideva con la sala comandi della Stazione ferroviaria di Rovato, nel Bresciano.

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