Frosinone, il padre palleggiava il neonato e lo lanciava in alto come la palla

Frosinone, il padre palleggiava il neonato e lo lanciava in alto come la palla
Frosinone, il padre palleggiava il neonato e lo lanciava in alto come la palla

FROSINONE – Aveva bevuto, era in piedi su una pensilina dell’autobus e lanciava suo figlio di sette mesi come un palla. In aria e poi lo riprendeva. Un neonato usato come una palla. Tutto per festeggiare la promozione del Frosinone calcio in Serie A.  Poi la pensilina dell’autobus ha ceduto, il genitore è caduto, il bimbo è stato sbalzato nel vuoto, ha sbattuto violentemente la testa e ora si trova in ospedale, in lotta per sopravvivere al Bambin Gesù di Roma perché le sue condizioni sono talmente critiche che a Frosinone non erano attrezzati per curarlo.

Al di là della tragedia quello che sconvolge è il racconto di chi ha visto. Un testimone, racconta Repubblica in un breve trafiletto, ha  visto il genitore ubriaco lanciare in aria un bambino. Poi il caso maligno ci ha messo del suo. Per il padre, ora, oltre al rimorso c’è una denuncia con accuse pesantissime: abbandono di minore e lesioni gravissime. Posizione aggravata dal fatto che l’uomo è stato trovato positivo all’alcol test. D’accordo, festeggiava una promozione, bere una cosa in più ci sta. Ma perché palleggiare un bambino di sette mesi?

 

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