Giovani precoci con le ‘bionde’: un terzo di loro inizia a fumare prima dei 15 anni

Un fumatore su cinque (il 21,9%) ha meno di 24 anni e tra questi giovani fumatori il 34,5% ha cominciato prima dei 15 anni. Sono alcuni dati di un’indagine Doxa-Iss-Ofad illustrati al ministero della Salute alla presentazione della campagna 2010 contro il tabagismo ‘Io non fumero’ mai’, rivolta ai giovanissimi.

Secondo i dati Doxa, le ragazze che fumano tra i 15 e i 24 anni rappresentano il 18,4%, mentre i maschi restano in maggioranza, al 25,3%. Maschi e femmine sembrano prendere il vizio per imitazione degli amici: il 73,4% dei giovani afferma infatti di fumare ”perche’ lo fanno tutti”. Se un terzo comincia alle scuole medie, il 50,8% dei ragazzi fuma la prima sigaretta comunque prima della maggiore eta’ (in totale l’85,3%).

Dati ”preoccupanti” ha commentato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, che si sommano al costante aumento delle vendite di tabacco trinciato diffuso tra i giovani, piu’ che raddoppiate (+139%) dal 2004, e che hanno segnato solo nel 2009 un +26%. Arriva allora uno spot per i giovanissimi (di 35 secondi, che da domani per un mese sara’ trasmesso sulle reti Rai, Mediaset e su La7), protagonista, come nel 2009, Renato Pozzetto e una classe di terza elementare. Con un pollice che si accende come una sigaretta l’attore-maestro avverte i bambini di ”non farsi fregare”. Ma i piccoli si mostrano gia’ preparati e consapevoli (”mia mamma tossisce”, ”mio papa’ puzza”, ”e il fumo passivo?”) e dichiarano che non fumeranno mai.

”E’ la prima volta che si studia una campagna rivolta a ragazzi cosi’ piccoli – ha sottolineato Fazio – perche’ e’ stato dimostrato in diversi studi Usa l’efficacia della prevenzione se fatta attraverso il ‘priming”’, cioe’ l’invio di un input ai piccoli prima che vengano in contatto con il fattore di rischio. La campagna, ha spiegato Fazio ”non ha un intento proibizionistico” ma quello di portare i piu’ piccoli ad avere comportamenti virtuosi. Oltre alla campagna nazionale sono diversi i progetti portati avanti in diverse Regioni, dalle scuole d’infanzia alle superiori. ”Apriremo anche un tavolo con il ministro Gelmini – ha aggiunto Fazio – per trovare forme di collaborazione”.

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