Funghi velenosi, 220 intossicati e 3 morti in 2 mesi. Killer: presunzione di conoscerli

Funghi velenosi, 220 intossicati e 3 morti in 2 mesi. Killer: presunzione di conoscerli
Funghi velenosi, 220 intossicati e 3 morti in 2 mesi. Killer: presunzione di conoscerli

ROMA – Vanno a raccogliere i funghi convinti di saperli individuare e distinguere. Poi li mangiano. Risultato, in appena due mesi: 220 intossicati e tre morti. Che si aggiungono ad altri sette intossicazioni gravi e un morto nel mese di agosto. I dati arrivano dal Centro Antiveleni di Pavia, che è quello che raccoglie e gestisce i dati di tutta Italia. I

l killer, però, non è questo o quel fungo velenoso. Il killer è la presunzione di tanti, troppi, raccoglitori di funghi più o meno improvvisati. Quelli che la domenica vanno nel bosco con un bagaglio composto da un cestino e una frase pericolosa: “Io li so riconoscere”.

E spesso succede che finisce male. Dei 22o intossicati 21 sono casi gravi. Significa ricovero in terapia intensiva, danni spesso gravi al fegato. Proprio per questo il centro antiveleni di Pavia a diramare un comunicato rivolto agli assessori regionali in cui si chiede di

sensibilizzare i raccoglitori/consumatori ad effettuare controlli pre-consumo e, alla comparsa di sintomi gastroenterici, a recarsi immediatamente nei servizi d’urgenza per le opportune procedure diagnostico-terapeutiche

Non si fanno una ragione, gli esperti dell’antiveleni, che si continui a rischiare la vita per dei funghi. Non se la fanno e hanno ragione: nelle Asl è disponibile il controllo gratuito di quanto raccolto. Ma è là che subentra la presunzione. Non a caso, spiegano, i soggetti più a rischio sono anziani che raccolgono i funghi da sempre. Credono di saperne più degli esperti. Racconta alla Stampa Carlo Locatelli, responsabile del centro antiveleni:

Premesso che da trent’anni a questa parte non è mai cambiata l’abitudine di non sottoporre i funghi ai controlli, i micologi riportano vicende incredibili: gente che si basa su diapositive per riconoscerli, gente che si serve di siti internet, pieni di bufale e notizie fallaci, gente che, nei casi in cui i micologi accertano la tossicità, li accusa dichiarare i funghi velenosi “per tenerseli”.

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