Funivia Mottarone, il caposervizio Tadini al gip: "Ho messo il blocco al freno, ma non sono un delinquente". Il direttore: "Fu una sua scelta scellerata" Funivia Mottarone, il caposervizio Tadini al gip: "Ho messo il blocco al freno, ma non sono un delinquente". Il direttore: "Fu una sua scelta scellerata"

Funivia Mottarone, il caposervizio Tadini al gip: “Ho messo il blocco al freno, ma non sono un delinquente”. Il direttore: “Fu una sua scelta scellerata”

Ha ammesso di aver messo il ceppo blocca freno, e di averlo fatto altre volte, Gabriele Tadini, il caposervizio della funivia del Mottarone, interrogato questa mattina, sabato 29 maggio, nel carcere di Verbania dal gip Donatella Banci Buonamici. Difeso dall’avvocato Marcello Perillo, l’uomo ha spiegato che le anomalie manifestate dall’impianto non erano collegabili alla fune ed ha escluso collegamenti tra i problemi ai freni e quelli alla fune.

Funivia Mottarone, il caposervizio Tadini al gip: “Non sono un delinquente”

“Non sono un delinquente – le sue parole – Non avrei mai fatto salire persone se avessi pensato che la fune si spezzasse. Porterò il peso per tutta la vita, sono distrutto perché sono morte vittime innocenti”.

Funivia Mottaroneil direttore: “Non sapevo dell’uso dei forchettoni, non ne ero consapevole”

“Non sapevo dell’uso dei forchettoni, non ne ero consapevole”: lo ha detto al gip del tribunale di Verbania il direttore di esercizio della funivia del Mottarone, Enrico Perocchi, secondo quanto riferito dal suo legale, avvocato Andrea Da Prato. L’uomo ha dunque negato quanto sostenuto da Gabriele Tadini, interrogato in precedenza, e cioè che fosse al corrente dell’uso dei forchettoni per bloccare il freno di emergenza che entrava in funzione a causa delle anomalie dell’impianto.

“Non salirei mai su una funivia con ganasce, quella di usare i forchettoni è stata una scelta scellerata di Tadini”.

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