Funivia Stresa-Mottarone, Eithan non è ancora fuori pericolo ma condizioni migliorano

di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 24 Maggio 2021 - 19:22 OLTRE 6 MESI FA
Funivia Stresa-Mottarone Eithan

Funivia Stresa-Mottarone, Eithan non è ancora fuori pericolo ma condizioni migliorano

Non è ancora fuori pericolo Eithan Biran, il bambino di 5 anni unico sopravvissuto nell’incidente avvenuto ieri sulla funivia Stresa-Mottarone. Il piccolo, ricoverato all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, ieri sera è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per ridurre le fratture ed è stato intubato e sedato. In ospedale, nella tarda serata di ieri, è arrivata la zia del bambino, sorella del padre deceduto nell’incidente insieme alla madre, al fratellino di due anni e ai bisnonni. La famiglia, di origini israeliane, viveva nel Pavese.

Funivia, cauto ottimismo per le condizioni di Eithan

“La risonanza magnetica non ha evidenziato danni neurologici sia a livello celebrale sia a livello del tronco encefalico: questo ci autorizza nella giornata di domani a cominciare un cauto risveglio del bambino”. Così il direttore generale della Città della Salute Giovanni La Valle sulle condizioni di Ethan. Il bambino non è ancora fuori pericolo anche se c’è da parte dei medici – ha detto Giorgio Ivani, direttore del reparto di rianimazione – “un cauto ottimismo. Aspettiamo ancora la giornata di domani per vedere”.

Le condizioni del bambino

“Il bambino è sedato e intubato, ieri ha fatto un intervento e adesso rimane addormentato”, aveva spiegato Giorgio Ivani, direttore Rianimazione del Regina Margherita di Torino, prima di effettuare la risonanza magnetica. A dare notizie sulle condizioni di Eithan era stato anche il direttore generale della Città della Salute. “Ha passato una notte tranquilla, ora non resta che sperare. Abbiamo messo in campo tutte le nostre eccellenze e stiamo monitorando situazione minuto per minuto”. “Attendiamo le prossime 48 ore, la situazione è critica ma fa ben sperare”, aggiunge. La Valle inoltre si è fatto portavoce dell’appello fatto dalla zia e dai nonni paterni del piccolo: “Pregate per nostro nipote”. La famiglia ha chiesto di mantenere il massimo riserbo.