Funivia Stresa-Mottarone, il racconto del capo dei soccorsi: “Le vittime erano sparse nel raggio di 30 metri”

di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 24 Maggio 2021 - 16:59 OLTRE 6 MESI FA
Funivia Stresa-Mottarone vittime

Funivia Stresa-Mottarone, il racconto del capo dei soccorsi: “Le vittime erano sparse nel raggio di 30 metri” (foto ANSA)

Il giorno dopo la tragedia della funivia Stresa-Mottarone, dove sono morte 14 persone, Matteo Gasparini, capo del soccorso Alpino di Verbania Val d’Ossola, ammette, contattato da Leggo.it, di non aver mai visto “nulla del genere”. “Mi aspettavo di arrivare e vedere la cabina con i corpi all’interno – racconta -. Invece quando sono giunto sulla scarpata nel bosco, mi sono visto davanti agli occhi la funivia esplosa e le vittime erano sparse nel raggio di 30 metri. Una scena bruttissima: vedere le vittime in queste condizioni è stato veramente uno shock”.

Funivia Stresa-Mottarone, il racconto del capo dei soccorsi

“Il medico che era arrivato sul posto con l’elicottero da Torino ci ha subito detto che tutte le altre persone che erano nella cabina erano purtroppo morte. C’erano rottami dovunque, gli effetti personali erano sparsi in mezzo alla scarpata e nel bosco. Non è stato facile. Ci siamo attivati per mettere in sicurezza la zona e predisporre l’arrivo del personale per il recupero delle salme”.

Sulle possibili cause dell’incidente, Matteo Gasparini ha idee ben chiare: “Due cose sicuramente sono accadute: il cavo si è staccato e il freno di emergenza in salita non è intervenuto. Così la cabina è scivolata all’indietro fino a schiantarsi contro il pilone e precipitare nel vuoto. Pochi dubbi su questo. Ora spetterà ai giudici fare chiarezza”.

(fonte video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev).