Gabriele Bianchi: "Willy? Non so nemmeno come è fatto. L'ho visto solo in tv" Gabriele Bianchi: "Willy? Non so nemmeno come è fatto. L'ho visto solo in tv"

Gabriele Bianchi: “Willy? Non so come sia fatto. L’ho visto solo in tv”

“Willy? Io non saprei proprio come sia fatto, se dovessi descriverlo”. Così Gabriele Bianchi davanti al giudice di garanzia Giuseppe Boccarrato.

Gabriele Bianchi è indagato per l’omicidio di Willy Monteiro a Colleferro, insieme al fratello, a Mario Pincarelli e a Francesco Belleggia. “L’ho visto solo in tv quando hanno detto tutte quelle cose brutte sul mio conto e su quello di mio fratello. Ma non l’ho sfiorato con un dito“, dice Gabriele Bianchi. Le sue parole sono riportate dall’AdnKronos.

“Le dichiarazioni di Gabriele Bianchi – scrive Giornalettismo.com – mettono in evidenza quale sia, al momento, la sua tesi difensiva. Quella, cioè, di non essere stato coinvolto direttamente nel pestaggio di Willy Monteiro Duarte e anzi di non averlo mai visto in faccia, se non nei giorni successivi al tragico evento, in televisione”.

La ricostruzione, dunque, dopo le domande del giudice, sarebbe ancora più confusa. Gabriele Bianchi si ritiene responsabile solo di una spinta nei confronti di Emanuele Cenciarelli, l’amico che Willy ha difeso prima di essere ucciso.

La medaglia d’oro per Willy

Due giorni fa intanto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato su proposta del Ministro dell’Interno, il decreto di conferimento della medaglia d’oro al Valor Civile alla memoria del Sig. Willy Monteiro Duarte.

Con la seguente motivazione: “Con eccezionale slancio altruistico e straordinaria determinazione, dando prova di spiccata sensibilità e di attenzione ai bisogni del prossimo, interveniva in difesa di un amico in difficoltà, cercando di favorire la soluzione pacifica di un’accesa discussione.

“Mentre si prodigava in questa sua meritoria azione di alto valore civico, veniva colpito da alcuni soggetti sopraggiunti che cominciavano ad infierire ripetutamente nei suoi confronti con inaudita violenza e continuavano a percuoterlo anche quando cadeva a terra privo di sensi, fino a fargli perdere tragicamente la vita”.

“Luminoso esempio, – conclude Mattarella – anche per le giovani generazioni, di generosità, altruismo, coraggio e non comune senso civico, spinti fino all’estremo sacrificio”. (Fonte: AdnKronos)

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