Gabriele Defilippi: “Voglio morire”. Perizia psichiatrica

Gabriele Defilippi: "Voglio morire". Perizia psichiatrica
Gabriele Defilippi

TORINO – Omicidio Gloria Rosboch, Gabriele Defilippi in carcere tenta la carta dell’infermità mentale. Nella cella d’isolamento riservata ai detenuti in stato depressivo, illuminata 24 ore su 24 e videosorvegliata, mercoledì 24 febbraio Defilippi, 22 anni, ha tentato il suicidio con una canottiera legata al termosifone, riferisce Massimo Numa su La Stampa. 

Ha accettato di essere sottoposto alla perizia psichiatrica, e sarà esaminato dal dotto Enzo Villari, primario di psichiatria dell’ospedale delle Molinette di Torino.

Secondo il suo avvocato, Defilippi ha

fortissimi disturbi della personalità, già riscontrati nel periodo dell’adolescenza e mai curati. Ha sintomi precisi di una sofferenza psichica già ben connotata”.

Malato oppure no, è stato abbandonato da tutti, anche dalla madre, Caterina Abbattista, anche lei in carcere con l’accusa di concorso in omicidio. Defilippi non ha nemmeno abiti di ricambio, perché nessuno dei suoi familiari è disposto ad aiutarlo. Mangia poco, è molto dimagrito, come ha raccontato il suo avvocato, Pierfranco Bartolino:

“È dimagrito in modo evidente, alterna momenti di cupa depressione a crisi di aggressività. Ha saputo che nella cassetta di sicurezza del suo complice Roberto Obert (in carcere con le stesse imputazioni, ndr) c’erano pochi soldi. S’è innervosito: ‘Continuate a cercarli, da qualche parte li ha nascosti’, ha detto”.

Defilippi adesso punta il dito proprio contro Obert, accusa lui dell’omicidio di Gloria. E dice che lo violentò quando non aveva ancora 16 anni. Circostanza, scrive Numa su La Stampa, “confermata dallo stesso complice, sia pure in termini appena diversi”.

L’unica persona che Defilippi continua a difendere è la fidanzata Sofia Sabhou, adesso tornata in Marcocco. Sostiene che non sia stata lei a fare la telefonata a Gloria Rosboch fingendosi la direttrice dell’agenzia San Paolo di San Giusto per convincere la professoressa a depositare i suoi risparmi in banca.

“È vero, non era la mia voce resa più acuta ma quella di una tossica di San Giusto, una che spaccia droga. Mia madre e Sofia non ne sapevano nulla”, ha detto Defilippi, difendendo la madre, che però di lui non vuole saperne più nulla. Come nessuno vuole sapere più nulla di lei. E’ stato il suo avvocato a comunicarle che anche il compagno, Silvio Chiappino, l’ha lasciata. Alla fine è un tutti contro tutti. Ognuno abbandonato al proprio destino.

 

 

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