Gabriele Muccino-Carla Vangelista: processo per Silvio…

Gabriele Muccino-Carla Vangelista: processo per Silvio...
Gabriele Muccino-Carla Vangelista: processo per Silvio… (foto Ansa)

ROMA – Gabriele Muccino a processo per diffamazione: il regista è accusato di aver attaccato troppo duramente la scrittrice Carla Vangelista, accusandola di aver “plasmato” suo fratello minore Silvio. Tutto è nato, scrive Giulio De Santis sul Corriere della Sera, da alcuni post pubblicati su Facebook e Twitter dal regista.

Spiega De Santis come è andata la vicenda: Il pomo della discordia è appunto Carla Vangelista, scrittrice, 54 anni, insieme con la quale Silvio (32 anni) ha scritto un libro a quattro mani nel 2006, «Parlami d’amore». I rapporti tra i due fratelli si frantumano qualche tempo dopo per ragioni mai chiarite, almeno in pubblico. Poi, nel maggio del 2013, Gabriele rompe il silenzio e dichiara guerra alla Vangelista, «marchiandola» su Twitter come persona «velleitaria, mediocre, anziana senza morale e talento». Passano pochi giorni e il regista diventato molto noto grazie all’«Ultimo bacio» rincara la dose contro la donna: «So chi è la persona – evidente il riferimento alla Vangelista per il pubblico ministero che ne ha chiesto il rinvio a giudizio – che ha plasmato mio fratello fino a renderlo irriconoscibile».

Non è ancora finita. Gabriele Muccino insiste. La bomba finale la lancia il 21 giugno su Facebook: «Pensiero per Carla Vangelista (…) improvvisata scrittrice di discutibile talento che ha sequestrato e rovinato il talento e (opinione personale) la vita di un promettentissimo ragazzo e attore dall’altrettanto promettente futuro cui ero (sono ancora) profondamente legato». Evidente il riferimento al fratello. E il regista chiude il cerchio nel novembre del 2014, con un tweet scritto in occasione dell’uscita del film «Le leggi del desiderio» scritto dalla Vangelista e girato nonché interpretato nel ruolo di protagonista da Silvio Muccino. Secondo Gabriele, quello è il film «di una signora che gestisce, come un ventriloquo, il suo pupazzo». Replica la Vangelista attraverso il suo legale, l’avvocato Daniele Bocciolini: «La causa dell’allontanamento di Silvio è riconducibile a motivi familiari».

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