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Gallipoli, revocata la concessione al lido Samsara: addio alla discoteca sul mare

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Gallipoli, revocata la concessione al lido Samsara: addio alla discoteca sul mare

LECCE – Da lido a discoteca sulla spiaggia. La parabola del noto Samsara finisce con la revoca della concessione e la rimozione di tutte le sue strutture. Questa la decisione del Comune di Gallipoli, in provincia di Lecce, che ha deciso di far chiudere uno degli stabilimenti balneari più famosi del Salento.

Chiara Spagnolo su Repubblica scrive che il Comune di Gallipoli ha revocato la concessione demaniale per “mutamento non autorizzato allo scopo”, cioè per il fatto che il Samsara da semplice stabilimento fosse diventato una delle più note discoteche in spiaggia:

“La società che gestisce l’attività ha già annunciato la volontà di ricorrere al Tar, considerato che i mesi che separano dalla prossima stagione estiva consentirebbero sia l’annullamento dell’ordinanza comunale che l’ottenimento di una nuova concessione. Tutto nasce dal controllo effettuato il 9 luglio dalla Capitaneria di porto, che ha accertato la presenza di migliaia di persone a ballare sulla lingua di sabbia destinata a lettini e ombrelloni. Contestata una multa da 1.000 euro, a ottobre la società ha ricevuto dal Comune il primo sollecito con un’ingiunzione di pagamento. I titolari hanno quindi cercato di discolparsi, ma la guardia costiera ha rincarato la dose ribadendo i motivi per cui riteneva violato il Codice della navigazione.

“Dalle verifiche si evince l’uso difforme, in orario pomeridiano, del suolo demaniale marittimo destinato alla posa di lettini e ombrelloni”, era scritto nelle contestazioni, specificando che, vista la quantità di gente presente ai beach party, al Samsara “era praticamente impossibile individuare e utilizzare le attrezzature balneari”. Di fronte a tali accuse, gli imprenditori hanno provato a evidenziare che l’intrattenimento balneare è limitato ad alcune ore del giorno, che le dotazioni di sicurezza sono presenti e che le emissioni sonore rispetterebbero i limiti di legge”.

Nonostante le giustificazioni, la Capitaneria di porto e il Comune di Gallipoli hanno ritenuto l’utilizzo della spiaggia non conforme al tipo di concessione demaniale rilasciata:

“Per l’amministrazione comunale gallipolina la concessione è decaduta e entro sessanta giorni lo stato dei luoghi deve essere ripristinato, ovvero le strutture devono essere smontate. Un diktat non da poco, considerato che anche dopo l’estate il Samsara continua a fornire servizio bar e per elioterapia, con lettini e ombrelloni, agli avventori della domenica e che, anche per le vacanze di Natale, era stato programmato un calendario di beach party per festeggiare in spiaggia Capodanno e Santo Stefano. Gli eventi, già pubblicizzati, potrebbero a questo punto saltare a meno di un salvataggio da parte del Tar, che potrebbe innanzitutto sospendere il provvedimento del Comune e poi annullarlo.

“Il Samsara non chiuderà”, ha scritto su Facebook fiducioso David Cicchella, uno dei titolari della società. Se chiude il Samsara chiude una storia d’amore che dura da più di 10 anni, tra noi e migliaia di famiglie, ragazzi, adulti e bambini che lo amano  – ha aggiunto Cicchella – Chiude un format che, come tutti sanno, ha contribuito in maniera fondamentale a far esplodere il turismo in Puglia e nel Salento. Chiude una spiaggia modello che ha portato creatività, idee, sicurezza, innovazione e nuovi servizi in un settore che fino a qualche anno fa ne era privo”.

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