Gang di nonnetti, finti vip per truffare negozi di lusso

GENOVA, 31 AGO – Una volta primario d'ospedale con una operazione chirurgica urgente da fare, un'altra ufficiale dell'Aeronautica Militare con racconti di suggestivi episodi di guerra e toccanti operazioni umanitarie, un'altra ancora capitano d'industria con responsabilita' di centinaia di dipendenti.

Il tutto per truffare gioiellieri ed orefici e farsi consegnare orologi di valore o preziosi che venivano pagati con assegni rubati o comunque non incassabili. Il Brachetti dei truffatori si chiama Cristoforo Fano, ed e' un genovese di 65 anni; ma la scenografia, degna di Jack Lemmon o di Toto', e' il frutto di un'affiatata 'gang di nonnetti'.

Tutti – quattro uomini e una donna dai 65 ai 77 anni – sono stati arrestati oggi dai carabinieri del Nucleo investigativo di Genova.

Convincenti, affabulatori forse perfino simpatici, i cinque nonnetti hanno truffato in questo modo una decina di commercianti tra Liguria, Lombardia e Piemonte. Probabilmente divertendosi. Perche' l'aspetto che colpisce di piu' nella vicenda e' la cura nella preparazione della truffa, attuata sull'astuzia e il raggiro e mai sulla violenza.

Cosi', quando due ragazze di una gioielleria raggiungono l'esclusivo Golf Club di Novi Ligure per consegnare due orologi a un presunto facoltoso socio, questi addirittura le invita al pranzo sociale manifestando carattere affabile e generoso. Tanta simpatia per confondere, creare fiducia e poter rifilare un assegno rubato che non e' stato possibile passare all'incasso.

Anche il titolare di una gioielleria vicino al Niguarda a Milano viene truffato: il capobanda con tanto di camice bianco e valigetta si presenta in negozio per acquistare due orologi e convince il titolare a consegnarglieli nel suo ufficio, al Niguarda appunto.

Ma quando l'esercente arriva, trova il medico trafelato perche' deve urgentemente entrare in sala operatoria: gli consegna i due Rolex e in cambio, senza farci caso, riceve il solito assegno rubato. Cura nella preparazione: l'unica donna della 'gang dei nonnetti' aveva un compito 'redazionale', attraverso internet trovare storie, curiosita', aneddoti da raccontare, al resto ci pensava l'oratoria e la simpatia umana degli altri quattro.

In manette, oltre a Fano, sono finiti Carlo Torti, residente a Varazze, di 77 anni, Paolo Paladino, genovese di 77 anni, Pietro Battaglini, di 66, milanese, e la moglie di Fano, di 64 anni, della quale non e' stato reso noto il nome. L'accusa per tutti e' di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata.

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