Gardaland, i predatori del treno: “Qui comanda Africa”. Ma le ragazze sono state salvate da un marocchino

E’ caccia al branco di predatori del treno Verona-Milano sul quale una decina di ragazze tra i 15 e i 17 anni salite alla fermata di Peschiera del Garda, dopo essere state a Gardaland, sono state vittime di molestie.

E mentre le indagini procedono, monta la polemica politica: gli autori delle molestie sarebbero una trentina di giovani immigrati africani, forse di seconda generazione. 

Ma anche il giovane che ha fatto scendere le ragazze molestate dal treno sarebbe stato un immigrato maghrebino, forse marocchino.  

Gardaland, molestie sul treno: immigrati i presunti autori e anche chi ha salvato le ragazze 

La denuncia delle molestie è stata presentata da cinque ragazze di Milano e Pavia, accerchiate e molestate sul treno che avrebbe dovuto portarle a casa dopo la gita a Gardaland. 

Ma secondo le loro stesse testimonianze le vittime delle molestie sarebbero molte di più. Ad aggredirle, un branco composto da una trentina di giovani, molti probabilmente minorenni. 

Nella denuncia, le vittime hanno raccontato infatti che le aggressioni sono avvenute a bordo del treno regionale bloccato dopo che qualcuno aveva azionato il freno di emergenza e hanno riguardato, appunto, anche altre ragazze.

Molestie sul treno da Gardaland: le indagini 

Sia a Peschiera Borromeo sia sui treni da e per il Garda sono stati rafforzati i controlli e le misure di sicurezza. 

Secondo le prime ipotesi investigative è probabile che gli autori delle molestie facessero parte del gruppo che, tre giorni prima, ha partecipato alla maxi rissa sul Garda indetta via TikTok. 

“Stiamo facendo accertamenti su tutti i fatti che possono avere risultanze penali”, ha spiegato il neo dirigente della squadra mobile di Verona, Carlo Bartelli, precisando che si sta “procedendo con una ricostruzione dei fatti avvenuti giovedì in spiaggia, nell’abitato di Peschiera del Garda e sul treno”.

La maxi rissa sul Garda indetta su TikTok

Intanto anche domenica è rimasto operativo alla stazione di Peschiera e lungo le spiagge del basso lago il servizio rafforzato con agenti in antisommossa, impegnati a prevenire eventuali arrivi di malintenzionati.

Sui social infatti erano circolati nei giorni scorsi post e video che annunciavano una “replica” nella località gardesana.

Durante la maxi rissa di tre giorni fa si sono verificati anche furti ai bagnanti, oltre a danneggiamenti ad automobili e locali pubblici.

 

 

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